Boss in Ferrari alla comunione del figlio: ristorante chiuso per festa abusiva

Il corteo in Ferrari ad Arzano per la comunione del figlio di Pasquale Cristiano


Continuano gli accertamenti sulla vicenda del boss di Arzano che si è recato in Ferrari alla comunione del figlio: i carabinieri adesso hanno sanzionato la titolare del ristorante.

Per l’esattezza, i carabinieri della tenenza di Arzano hanno sanzionato per inosservanza della normativa anti-covid la titolare di un ristorante di Giugliano in Campania, una 71enne del posto. Nel suo locale, infatti, il 6 giugno scorso è stata festeggiata la comunione del figlio di C.P., ritenuto elemento di vertice del gruppo 167 di Arzano.

Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, l’imprenditrice avrebbe organizzato nella circostanza festeggiamenti all’interno del locale, senza far rispettare il distanziamento di 1 metro, e non avrebbe ottemperato all’obbligo di conservare per 14 giorni il registro dei partecipanti.

I militari dell’arma hanno ricostruito i fatti grazie all’analisi dei video pubblicati sui vari social network. Tra i video postati, alcuni mostrano momenti dei festeggiamenti per la cerimonia. I Carabinieri stanno effettuando ulteriori approfondimenti per identificare e sanzionare i partecipanti all’evento.

I Carabinieri di Arzano insieme a quelli del Nas di Napoli, durante il controllo, hanno sanzionato la titolare del ristorante anche per carenze igienico-sanitarie dei servizi igienici e dei locali adibiti a spogliatoio, per mancata esibizione del manuale HACCP, per difformità tra planimetria e un vano utilizzato per la conservazione dei cibi e bevande e per la mancanza di cartellonistica covid.

È stata disposta, infine, la chiusura del locale adibito a deposito alimenti. Le operazioni effettuate oggi dai carabinieri però non si limitano a queste sanzioni. Oggi, a Sant’anastasia (Na), i militari hanno controllato la Ferrari utilizzata dal boss di Arzano per recarsi alla cerimonia religiosa.

L’auto è stata fermata amministrativamente perché con targa straniera e condotta da persona residente in Italia da più di 60 giorni. Il veicolo è stato affidato al legale rappresentante della società di autonoleggio proprietaria del mezzo, che ha provveduto al trasporto con carro attrezzi da Sant’Anastasia fino alla sede della ditta.


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