Arzano, prova di forza del boss ai domiciliari in giro con la Ferrari per la comunione del figlio: arrestato

Il corteo in Ferrari ad Arzano per la comunione del figlio di Pasquale Cristiano


E’ stato arrestato e condotto in carcere l’uomo che lo scorso 6 giugno girava in Ferrari per le strade di Arzano per partecipare alla comunione del figlio. C.P. era infatti sottoposto agli arresti domiciliari e si era reso protagonista di un “carosello” in Ferrari nelle vie del paese, nonostante gli fosse stata rigettata la richiesta di partecipare ai festeggiamenti. L’uomo era stato autorizzato solo ad andare in chiesa.

Ieri l’arresto da parte della Tenenza di Arzano e il Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna. C.P. è ritenuto elemento di vertice del gruppo criminale “167”, operante in Arzano, costola del clan “Amato-Pagano”. A bordo di una fuoriserie di ultimissima generazione, una Ferrari decappotabile, noleggiata per la circostanza, si era aggirato per il centro di Arzano, accompagnato da altri veicoli di grossa cilindrata e persone a piedi, tra i quali anche altri pregiudicati, tutti identificati dai carabinieri, creando disagio per la circolazione, con modi e tempistiche non compatibili con il percorso imposto dall’obbligo di immediato rientro presso la sua abitazione. Il provvedimento è stato adottato dalla Corte di Appello di Napoli su richiesta della Procura Generale, sulla base di un’informativa dei Carabinieri di Arzano che hanno documentato e evidenziato la condotta dell’uomo, ritenuta una vera e propria provocatoria “prova di forza”, finalizzata all’affermazione della sua presenza sul territorio. Sono stati posti a fondamento dell’ordinanza ulteriori passate violazioni di C.P. alla misura alla quale era sottoposto poiché, in più di un’occasione, aveva manifestato insofferenza ai controlli di routine delle Forze di polizia.

Su questo si è espresso anche il senatore Sandro Ruotolo:

Oggi è nu juorn bbuon. È tornato in carcere P. C., ritenuto dalla magistratura napoletana il boss della camorra di Arzano. Lui, che era agli arresti domiciliari, era stato autorizzato solo a partecipare alla comunione del figlio e non ai festeggiamenti. Quella sua prova di forza alla guida di una Ferrari in corteo per il centro della cittadina alle porte di Napoli è stata interpretata come una sfida all’intera comunità.
La risposta dello Stato, dunque, è stata rapida ed efficace. Ci sono aree della provincia di Napoli che sembrano fuori controllo. Comuni che rischiano lo scioglimento per condizionamenti della camorra, territori dove la camorra ha rialzato la testa. C’è quel mondo di mezzo, tra buoni e cattivi, che deve schierarsi. O si sta contro la camorra o si è complici“.

 


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