Variante Delta nel Vesuviano, 82 casi e 2 ricoverati: il 90% non era vaccinato


Dilaga la variante Delta nel mondo e anche in Italia. Tra le Regioni più attive nel fare il sequenziamento vi è la Campania che ha fatto analizzare dall’Istituto Zooprofilattico, Tigem e Cotugno dallo scorso marzo circa 16 mila tamponi di persone trovate positive al covid. Di queste, ben 82 sono risultati appartenenti alla variante indiana, chiamata delta. I casi sono stati registrati nell’area vesuviana, più della metà nella sola città di Torre del Greco.

VARIANTE DELTA NEL VESUVIANO

Come spiegato da Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Campania, nel corso di un servizio andato in onda al Tg3 Campania delle 14:

Per il 90% si tratta di persone non vaccinate, solo il 10% ha avuto una prima dose quindi non avevano ancora avuto modo di sviluppare anticorpi. La maggioranza non ha sintomi, sono quindi paucisintomatici. Due sono ricoverati al Cotugno, si tratta di un uomo di 57 anni (che si trova in una condizione più severa) e una donna di 25, entrambi non sono vaccinati. Abbiamo quindi già una prima informazione che chi si vaccina è più protetto e mi sembra un elemento significativo“.

A Torre del Greco sono stati trovati 44 casi di variante delta. Il sindaco, Giovanni Palomba, ieri aveva smentito che il focolaio fosse partito da una palestra ma preoccupano i contagi in crescita in città:

Possiamo dire che 7 persone su 44 avevano avuto la prima dose, gli altri nessuna. Anche se noi a Torre abbiamo somministrato già 53 mila dosi. Non sappiamo come sia arrivata da noi la variante Delta ma Torre vive nel mondo, tra marittimi, il corallo, le fiere, i fiori. Può venire da qualsiasi parte“.


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