Violenze sui detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, i famigliari: “Siamo scossi, prendiamo psicofarmaci”


Sono ancora scossi i famigliari dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nei giorni scorsi infatti sono stati diffusi dei filmati in cui vengono riprese alcune scene molto violente ai danni di chi si trovava in cella. Episodi finiti sotto la lente d’ingrandimento del Ministro della giustizia Cartabia in visita insieme al premier Mario Draghi proprio al penitenziario.

Oggi si è tenuta invece una conferenza stampa nella sede della Provincia di Caserta con la garante provinciale dei detenuti Emanuela Belcuore. Presenti anche molti famigliari dei detenuti del carcere casertano che hanno sottolineato il loro stato d’animo dopo aver scoperto le presunte violenze e abusi da parte della polizia penitenziaria sui propri cari. Le loro parole, ricche di dolore, sono state riportate dall’Ansa:

Da quando sono usciti i video mia moglie non vive più, prende psicofarmaci. Nostro figlio ci ha detto di non essere stato picchiato il 6 aprile, ma non ci crediamo. Forse aveva e ha ancora paura. L’unico miglioramento è la visita di una psicologa, dopo due anni che mio figlio è in cella finalmente è arrivato un psicologo che ha voluto ascoltarlo“.

E ancora, come racconta una madre di un detenuto:

Ci vuole più attenzione per i detenuti anche perché sono esseri umani. Al carcere di Santa Maria Capua Vetere non funziona nulla. Anche le mail inviate dagli avvocati vengono lette sempre in ritardo“.

Più volte la garante ha segnalato diversi disagi come l’interruzione della linea elettrica o il trasferimento di alcuni detenuti per ripicca. Una situazione su cui il governo sta cercando di fare chiarezza.


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