Covid, azzerati ricoveri e decessi nei giovani immunizzati: più colpiti i non vaccinati

Twindemia


Se da un lato è emerso che i vaccini anti-covid non sempre proteggono dall’infezione, i dati diffusi dall’Iss danno prova di un drastico calo dei decessi e delle ospedalizzazioni: il maggior numero di morti e ricoveri riguarda, infatti, la popolazione non vaccinata e, in particolare, i giovani.

Covid, morti e ricoveri soprattutto tra giovani non vaccinati

Il report dimostra, sulla base dei dati analizzati, un aumento dell’incidenza che, tuttavia, è da rintracciare soprattutto nei soggetti non completamente vaccinati. Nello specifico, nella periodo compreso tra il 6 giugno e il 6 luglio 2021, il maggior numero di nuovi casi ha riguardato gli under 40 con 13.549 nuovi contagi nei soggetti di età compresa tra i 12 e i 39 anni non vaccinati (ovvero l’88,4% del totale). Per i soggetti non coperti da vaccinazione, dai 40 ai 59 anni, invece, si riportano 5.747 positività (il 71,3%).

Per le medesime fasce d’età, nei soggetti vaccinati con una sola dose si registrano rispettivamente 1.243 (8,1%) e 1.586 (19,7%) nuovi casi. Per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale il dato subisce un ulteriore calo: per i soggetti fino ai 39 anni, infatti, le positività si attestano a 528 (3,4%) mentre dai 40 ai 59 anni raggiungono il 9% con 727 contagi.

I dati relativi alla popolazione vaccinata tendono a migliorare ancor di più se messi in relazione con i ricoveri e i decessi rilevati. Nel periodo che va dal 4 giugno al 4 luglio 2021 si contano 528 ospedalizzazioni totali negli under 40: di questi 513 tra soggetti non vaccinati, dunque, il 97,2%. Stessa sorte per la popolazione sotto i 60 anni che registra il 91.2% di ricoveri tra persone non coperte da vaccinazione.

Quanto alle terapie intensive se il numero dei ricoverati risulta essere azzerato nei soggetti dai 12 ai 39 anni coperti da una o entrambe le dosi, sale a 13 per i non vaccinati che registrano il 100% del totale. Tra gli under 60 non si verificano trasferimenti in terapia intensiva per i soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale: il 95,7% dei ricoveri riguarda i non vaccinati.

L’efficacia del vaccino si riversa soprattutto sul drastico abbassamento del tasso di mortalità che copre ampiamente tutte le fasce d’età. A partire dal 21 maggio e fino al 20 giugno 2021, dai 12 ai 39 anni sono azzerati i decessi per coloro che hanno effettuato entrambe le dosi: degli 8 registrati nel periodo preso in esame 7 riguardano i non vaccinati, l’altro un vaccinato con una sola dose. Dai 40 anni in poi si riportano 50 morti totali di cui 45 tra persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose.  Analizzando fasce d’età superiori dei 216 decessi rilevati tra gli ultra 60enni, 158 si sono verificati tra i non vaccinati. Infine per gli over 80, sono 147 i morti non vaccinati, raggiungendo il 65,9% dei casi totali.


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