Il sindaco di Casal di Principe si dimette: “Non mi sento di rappresentare lo Stato”


Ci ha da sempre abituato a gesti eclatanti e non si è mai arreso di fronte alle difficoltà (sconfiggendo anche il covid). Il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, ha deciso di rassegnare le dimissioni per protesta contro lo Stato che a suo dire non tutela i cittadini.

Tutto è nato dalla decisione della Procura di Santa Maria Capua Vetere di non concedere un’ulteriore proroga all’abbattimento di uno stabile abusivo. Abbattimento che avverrà quindi domani lasciando senza un tetto su cui stare ben due famiglie indigenti con quattro minori.

IL SINDACO DI CASAL DI PRINCIPE SI DIMETTE

Renato Natale aveva chiesto 100 giorni di tempo per dargli una casa ma la Procura non ha voluto sentire ragioni e il sindaco di Casal di Principe ha così deciso di rassegnare le dimissioni:

Le dimissioni, già preannunciate nei giorni scorsi, nascono dall’epilogo della vicenda della demolizione di una casa abusiva; vicenda in cui il sottoscritto, con tutta la sua Amministrazione, non ha mai inteso bloccare il doveroso provvedimento della Procura di abbattere un’opera abusiva, ma solo fare di tutto per ridurre il danno psicologico che, nei fatti, hanno già subito 4 minori interessati alla vicenda. Speravamo di avere il tempo per poter assicurare loro una dignitosa alternativa abitativa; ma non ci è stato concesso. 100 giorni! Solo questo chiedevamo! 100 giorni per poter terminare i lavori di ristrutturazione del bene confiscato che avevamo destinato alle due famiglie! Ma la Procura ha detto NO! E allora io devo chiedere scusa alle due famiglie per aver fallito in questo tentativo! Devo chiedere scusa ai 4 bambini per non aver saputo difendere adeguatamente il loro diritto a sorridere. Ci abbiamo creduto fino alla fino che potesse tornare la normalità anche in queste vicende! Ma evidentemente non era così!“.

Nel corso della conferenza stampa ha poi aggiunto:

Mi dimetto perché non mi sento di rappresentare uno Stato nel momento in cui si presenta con la sua faccia più torva. Solo a Casal di Principe sono almeno 1400 le case dichiarate abusive con sentenza, 300 nel vicino comune di Casapesenna, 1600 a San Cipriano d’Aversa, e si tratta quasi tutte di case abitate da famiglie non abbienti. Sempre a Casal di Principe, per 250 abitazioni c’è l’ordine esecutivo di demolizione. Per ogni abbattimento è il Comune a farsene carico, per cui accanto al dramma abitativo si pone anche un problema di risorse pubbliche“.

Ma la storia non finisce qui. I cittadini stasera saranno in strada per un sit-in di protesta.


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