Anche quest’anno niente Festa dei Gigli, ma a Barra si addobbano balconi e finestre


Il Covid ha portato via con sé tante tradizioni e tra queste c’è sicuramente la Festa dei Gigli che da giugno a settembre e da Barra a Nola, accompagnava vari paesi della Campania. Quest’anno sarà il secondo consecutivo senza l’amato evento folcloristico e la mancanza di quest’ultimo si fa sentire sempre di più.

A settembre è la volta di Barra e i cittadini attendono il momento in cui potranno tornare a festeggiare tra le strade del quartiere, ma adesso bisogna ancora aspettare e sperare che la Festa dei Gigli possa tornare quanto prima. Nel frattempo, però, non mancano le iniziative per far sentire l’aria di festa nel quartiere.

L’iniziativa pensata per quest’anno, così come accaduto lo scorso anno, è partita dalla Paranza Insuperabile e accolta anche dalle altre paranze del quartiere di Barra e prevede l’addobbare i balconi con bandiere, striscioni e tutto ciò che si ha a disposizione, proprio come se i gigli dovessero ballare per le strade, come se nulla fosse cambiato.

Questo il messaggio apparso su Facebook e accolto dalla popolazione con grande piacere: “La quotidianità non è altro che abitudine, è quel sapere che qualcosa c’è sempre anche in una minima parte, ci sarà ed anche intensamente. Il sentimento viene dall’ anima di ognuno di noi, ed ogni cuore sa quello che ama, lo sa bene! Sta per arrivare settembre! Un mese sempre speciale per il #Popolo di #Barra! Non passa inosservata l’ attesa, la fantasia nel pensare quello che sarebbe dovuto essere, quell’ adrenalina nel dire “We stasera ce verimm miezz a piazza? E proprio per questo ci tenevamo a riproporvi, invitarvi quanto fatto l’anno scorso“.

Ci rivolgiamo il tutto alle associazioni presenti e a tutte le paranze barresi. Con la speranza che questo messaggio arrivi nei cuori di tutti i cittadini del quartiere, invitiamo tutta la popolazione barrese ad addobbare i propri balconi a festa con qualsiasi cosa, anche se non ci sarà un giglio da ballare, ma facciamolo per il nostro quartiere. Un quartiere già spento di suo e lasciato al suo destino“.

Il ricordo della festa e dei primi giorni di settembre in cui tutto prendeva forma: “In questi giorni sarebbero stati montati i pali delle luminarie, il preludio di qualcosa di bello che stava per avvenire. Da oltre un anno, invece, monotonia, un quartiere spento. E allora, illuminiamolo con i nostri colori, con il nostro folklore. Barra anche quest’anno vi chiede uno sforzo più grande del solito: ha bisogno di vedere i colori di sempre, nelle proprie strade, in ogni suo angolo, da quello più luminoso a quello più buio, nei suoi anfratti magici dove trasuda fede e folklore“.

L’azzurro del cielo ed il rosso della passione, il giallo della sua Santa, il verde che rappresenta la speranza, e quel blu che dipinge e crea un contatto lassù. Allora facciamo una cosa, addobbiamo a festa ogni rione, ogni palazzo, ogni balcone. Facciamolo per noi e per il nostro quartiere. Lei non merita di essere abbandonata ai suoi malanni. Abbiamo bisogno dei bambini affacciati ai balconi con i gigli tra le mani e le fasce nei capelli“.

L’appello si conclude così: “Questa richiesta va a tutti noi, da giù Sant’Annna, Formidabile, ai miei amici della Papera, finendo ‘ngopp a Barra’, Mondiale, e a chi porta in petto lo stemma e il simbolo di questa città e a tutto il popolo Insuperabile. Addobbiamo tutto come se dovesse ritornare la nostra festa, perché non deve morire mai. E ricordiamo che queste maglie non sono bandiere da guerra“.


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