Martina Franca, le assegnano una cattedra ma ha il suo matrimonio: professoressa firma il contratto in abito da sposa


Una vita da precari, fatta di sacrifici, studi, corsi di aggiornamento e concorsi che negli ultimi anni sono cambiati in continuazione a seconda di chi era al governo. Gli insegnanti sanno bene quanto è importante avere una cattedra, che sia una supplenza di pochi giorni o una classe da seguire per un anno intero. Tutto fa punteggio e serve a salire in graduatoria. Basti pensare che quest’anno saranno circa 220 mila supplenti nonostante molti posti vacanti.

MARTINA FRANCA: PROF FIRMA CONTRATTO IN ABITO DA SPOSA

Ła chiamata arriva quasi sempre all’improvviso. Un colloquio o una pec per la comunicazione finale. Così capita che molti docenti sono costretti ad annullare i propri impegni per accettare l’incarico e correre a scuola. La storia postata su Facebook dall’Istituto Majorana di Martina Franca (in Puglia) è eloquente e serve a far comprendere quanto i giovani del Sud vogliano lavorare e facciano di tutto per farlo. L’istituto racconta di Carmela, una giovane insegnante a cui è stata assegnata la cattedra in matematica per un anno. Il giorno della firma però la donna aveva un impegno speciale: il suo matrimonio. Carmela non si è data per vinta e si è presentata a scuola per firmare il contratto in abito da sposa per dire un altro importante sì della sua vita.

Ne abbiamo viste tante nella scuola, ma una così mai. Una nuova collega, almeno per quest’anno, doveva firmare l’assegnazione dell’incarico annuale per la disciplina di Matematica, aveva un impegno molto importante ma ha trovato il modo di venire comunque a scuola. Auguri Carmela, sei già entrata nei nostri cuori“.

AGGIORNAMENTO

L’Istituto scolastico, dati i numerosi commenti negativi, ha deciso poi di eliminare la foto spiegandone i motivi:

Vista l’inaspettata diffusione di un post con una nostra collega che firma un contratto annuale in abito da sposa, letti tanti commenti che nascono da valutazioni diverse rispetto a quelle a cui la fotografia voleva rimandare nelle intenzioni, considerate le richieste dei media di saperne di più in merito (quando c’è poco da sapere oltre a quello che la fotografia esprime), si ritiene opportuno eliminare la foto, in accordo con la sua protagonista. Il desiderio era solo quello di partecipare e celebrare un momento di gioia e realizzazione personale di una collega.
Per quanti si pongono interrogativi e fanno commenti non condividendo o apprezzando lo spirito che ha indotto alla pubblicazione, le risposte vanno cercate altrove, ossia nella normativa di settore che disciplina aspetti puramente tecnici come la modalità in cui deve avvenire una presa di servizio in esito ad una nomina annuale, quando si può e quando non si può chiederne il differimento, la necessità di comunicare per iscritto e in modo formale la presenza di motivi che impediscono la presa di servizio, pur non sussistendo i motivi del differimento“.


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