Eccellenza Cardarelli, equipe salva la vita di Nonno Gennaro: rara operazione con due interventi in contemporanea durato 9 ore

cardarelli nonno gennaroUn raro intervento, mai realizzato prima al mondo, è stato effettuato con successo da tre diverse equipe del Cardarelli di Napoli. L’eccellenza della sanità campana ha permesso di salvare la vita a Gennaro, un nonno di 80 anni affetto sia da un tumore al pancreas che alla laringe. L’operazione, effettuata lo scorso 30 agosto, è durata circa 9 ore ed è perfettamente riuscita.

RARA OPERAZIONE AL CARDARELLI SALVA LA VITA A NONNO GENNARO

Tutto è iniziato la scorsa estate quando l’uomo che avvertiva una disfonia con insufficienza respiratoria e dolore addominale ha deciso di eseguire degli accertamenti. Dagli esami è emerso un carcinoma laringeo avanzato e una lesione tumorale con l’interessamento del corpo e della coda del pancreas. Immediatamente si è deciso di ricoverarlo presso la Divisione di Chirurgia del Cardarelli diretta dal professor Carlo Molino. Data la complessità del caso, per nonno Gennaro è stato costituito un team multidisciplinare con radiologi, chirurghi, otorinolaringoiatri, oncologi, radioterapisti e anestesisti. Un’operazione che ha richiesto ben due interventi e la collaborazione di tutti, compreso il lavoro dell’equipe di anestesisti che ha consentito di ridurre i tempi e la morbilità dell’intervento chirurgico.

Come spiegato dal Professore Carlo Molino:

«Il paziente è stato indirizzato qui da noi al Cardarelli per la complessità del quadro clinico e per la presenza della neoplasia pancreatica. Del resto, il reparto che dirigo è un centro d’eccellenza e di riferimento per questa patologia. Mi sono confrontato con il professor Napolitano e con il dott Ricciardiello e, nonostante fossimo in piena estate, ho trovato subito la collaborazione di tutti. E’ anche questo che rende il Cardarelli ciò che è: un’Azienda Ospedaliera dove esistono forti sinergie fra eccellenze specialistiche che supportano un pronto soccorso con numeri da primato europeo».

Durante l’intervento bisognava asportare il tumore pancreatico e in contemporanea intervenire con una laringectomia, tenendo in considerazione l’insufficienza respiratoria dell’uomo. Per questo si è optato per un intervento in simultanea di laringectomia totale con svuotamento del collo bilaterale e di splenopancreasectomia laparoscopica, intervento mai tentato prima al mondo per il quale sono servite tre diverse equipe di medici e sei infermieri. Come reso noto dall’Ospedale, ad intervenire è stata l’equipe chirurgica diretta dal professor Carlo Molino, assistito dai dottori Benedetto Neola e Dalila Lobue; l’equipe di otorinolaringoiatria diretta dal professor Domenico Napolitano e dal dott Filippo Ricciardiello, assistiti dai dottori Giulio Sequino, Pasquale Salomone, Nunzio Accardo e Flavia Oliva e l’equipe di anestesisti diretta dal dott Nino Franciosa, assistito dai dottori Maria Rosaria Cuomo e Raffaele Di Nola.

«Lo studio dei tumori multipli – spiega il dottor Ricciardiello – rappresenta una delle più importanti sfide dell’oncologia internazionale. Le persone che vivono dopo una prima diagnosi di tumore sono sempre più numerose e rappresentano oltre il 4% della popolazione italiana. Il rischio di sviluppare un secondo tumore è stimato fra il 10 ed il 20% dei casi nei primi 5 anni dopo il trattamento e questo rischio cresce progressivamente nel tempo».

Convinto dell’importanza del lavoro di squadra anche il professor Domenico Napolitano, per il quale:

«Il trattamento dei tumori multipli si basa su un corretto approccio multidisciplinare. Solo una perfetta sinergia fra specialisti differenti consente di raggiungere l’obbiettivo. Proprio come è successo qui al Cardarelli di Napoli».

A venti giorni dall’intervento, nonno Gennaro è tornato a casa dai suoi sette nipoti:

«Avevo molta paura e mi sentivo sfiduciato. Poi ho incontrato il professor Molino e il dott Ricciardiello che mi hanno ascoltato, rincuorato e dato speranza. Mi sono confrontato con la mia famiglia e ho deciso di provarci. Mi sono affidato alla fede ed ai medici che lavorano al Cardarelli di Napoli. È stato un rischio, ma di cui ero convinto. L’ho fatto per loro, la mia famiglia. Voglio ringraziare tutti, chirurghi, anestesisti, rianimatori, il personale di sala operatoria e anche quelli di reparto. Le mie preghiere sono state ascoltate, pregherò per tutti voi».

Soddisfazione è espressa dal Giuseppe Longo, Direttore Generale:

«Quest’intervento è frutto della collaborazione tra diverse strutture d’eccellenza della nostra Azienda Ospedaliera. La la multidisciplinarietà, la competenza e l’integrazione tra le diverse Unità Operative sono alla base di un ospedale funzionale ed efficiente. Nonostante il Covid, il Cardarelli è sempre rimasto un polo d’eccellenza per l’emergenza-urgenza ma anche per l’alta specialità medica e chirurgica».


Questo è solo uno degli interventi che hanno salvato la vita dei pazienti. Ad aprile era stato asportato un tumore di 13 chili da una 15enne.

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