No al green pass per le elezioni: la politica è più “importante” della salute pubblica


Di controsensi in Italia ne vediamo fin troppi ogni giorno. La nostra vita quotidiana è costellata da situazioni anomale che quando ci si ferma a riflettere, la prima cosa che ti viene in mente è: “Ma come è possibile?“. Le immagini dei comizi elettorali dei politici in piena campagna per le prossime comunali hanno fatto storcere il naso, e non a pochi.

Il controsenso del Green Pass: non servirà per le elezioni

Fiumi di gente nelle piazze ammassata ad ascoltare ed idolatrare le parole dei lori rappresentati del pensiero di vita. Immagini che però fanno riflettere: alla politica è permesso tutto, il cittadino comune invece deve subire la norma vigente.

Gli assembramenti sono vietati, teatri e cinema sono aperti ma senza la capienza piena, di concerti neanche l’ombra e milioni di lavoratori sono in crisi. La politica però non si “interessa” e continua a percorrere la propria strada calpestando la dignità della popolazione e dei lavoratori.

Un discorso populista? No è un dato di fatto. La salute pubblica è al centro del dibattito da ormai quasi due anni ma appena c’è l’opportunità di calpestarla viene fatto. Ci sono cose più importanti: la polita e le imminenti votazioni fanno parte di questo elenco. Ecco perché il Green Pass non servirà per le elezioni. Basterà presentarsi al seggio, prendere la matita e fare una croce sul partito prescelto. Ovviamente tutto per un tornaconto personale.

Quella parte della popolazione che non si è vaccinata o che è contraria al certificato verde non sarebbe potuta andare a votare e quindi i politici avrebbero perso i favori di uno spicchio di popolazione.

Ma allora un qualsiasi ristoratore potrebbe domandarsi: “Questo green pass è davvero necessario? Perché io, ora che sto andando incontro all’inverno, non posso accettare all’interno del locale clienti sprovvisti di certificato ma questi stessi clienti possono andare a votare?“.

Clienti che comunque usufruiscono dello stesso bagno dei clienti vaccinati, quindi condividono gli stessi psazi. Come chi prende la metropolitana per andare a lavoro. Sul luogo di lavoro sarà obbligatorio il green pass ma sui mezzi di trasporto non lo è quindi si mescolano persone con e senza.

Un controsenso generale che fa stancare – e non poco – cittadini e lavoratori che da quasi due anni hanno a che fare con crisi e restrizioni. La politica è più importante della salute pubblica e ancora una volta ne abbiamo avuto la dimostrazione.


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