Teschi di cartapesta sulle statue dei Re: l’artista rivela il suo nome e il motivo della protesta


La scorsa notte, ignoti avevano posizionato sulle principali statue dei Re di Napoli teschi di cartapesta bianchi. Particolarità di questi teschi, però, era la ‘X’ nera posizionata all’altezza della bocca. Alcuni, addirittura, possedevano una corona fatta di aghi di pini e figlie di edera. La comparsa di tali teschi, avvenuta anche in altre città come Verona, Padova e Milano, è stata oggetto di molti dubbi e domande senza risposta.

In molti hanno pensato che si trattasse di un’azione dimostrativa per un movimento ecologico, rappresentando, attraverso la ‘x’ sulla bocca, la difficoltà di far sentire la propria voce. Altri, invece, hanno ipotizzato che fosse di matrice sabauda, in quanto sono state colpite statue raffiguranti re. Non è mancata l’ipotesi che si trattasse di una protesta dei no vax, che dimostravano il loro dissenso per l’obbligo del Green Pass in modo pacifico. Ipotesi nate come conseguenza della mancata rivendicazione dell’artista. Ecco però che Michele Tombolini, in una lettera, dichiara la “paternità dell’opera installata ‘The Voice OFF the Planet’ “.

Teschi di cartapesta sui monumenti: rilevato il messaggio dietro l’opera

Un intervento artistico che, come afferma Tombolini, “nasce dalla volontà di contribuire a consapevolizzare coinvolgere l’umanità sulle questioni ambientali. Da diverso tempo ormai dialogo con il mondo delle realtà socio-culturali incontrate negli anni, esprimendo e rafforzando i concetti sui quali desidero sensibilizzare” – spiega l’artista, affermando di voler incoraggiare, attraverso la sua opera provocatoria, una presa di responsabilità in merito ai problemi ambientali odierni.

Il teschio, quindi, rappresenta la morte del pianeta stesso, mentre la croce nera sulla bocca la censura di cui l’uomo è vittima.  Tombolini decide quindi di diffondere il suo messaggio di lotta attraverso la sua arte e grazie alla collaborazione con il movimento internazionale Extinction Rebellion. Si tratta di un movimento ambientalista nonviolenta e dall’identità creativa.

La sua strategia non violenta, ma che va alla disobbedienza civile, vuole indurre i governi ad agire per evitare conseguenze ambientali peggiori. “Il messaggio di XR è chiaro: in questo momento storico di emergenza senza precedenti, è necessario che tutte e tutti noi prendiamo in mano la nostra vita, senza restare in attesa nella speranza che qualcosa di positivo possa accadere o che altre persone ci penseranno.” scrive Tombolini con un ultimo forte messaggio: “Adesso tocca a noi: il tempo è finito e dobbiamo fare ciò che è necessario per il bene e la vita.”


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