De Luca contro i no Green Pass: “Io sono per raddoppiare il prezzo dei tamponi”


Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto al convegno di Confindustria a Napoli, si è scagliato nuovamente contro i no Green Pass rifiutando l’ipotesi di mettere a disposizione tamponi gratuiti.

De Luca contro i no Green Pass: “Io sono per raddoppiare il prezzo dei tamponi”

Il Governatore ha sottolineato l’importanza della campagna di vaccinazione: “Sono vaccinato dal 27 dicembre dello scorso anno. Il 17 gennaio quando ci fu una polemica di idioti, sul fatto che si era scavalcata la lista. La terza me la faccio domani.

Oltre a criticare nuovamente la misura del Reddito di Cittadinanza si è posto nuovamente contro i cittadini contrari al Green Pass: “Abbiamo i no Green Pass, un altro fenomeno tutto italiano. Ormai è diventata non un’attività di protesta sanitaria ma un’attività sportiva. Vanno a fare footing, chi va a fare il pic-nic a Trieste. Io sono per raddoppiare il prezzo dei tamponi non per darli gratis. Lo Stato ti dà la vaccinazione gratuita. se non la vuoi il diritto di andare a contagiare i tuoi colleghi, i bambini a scuola, non ti è concesso dalla Costituzione”.

“La settimana scorsa abbiamo registrato la prima scuola con un focolaio di covid. Abbiamo una ventina di bambini positivi, abbiamo visto che erano tutte famiglie con genitori non vaccinati. Questo è lo Stato della cialtroneria, dell’irresponsabilità”.

Sul PNNR ha ribadito: “Abbiamo 209 miliardi per recuperare il divario Nord-Sud. Il riparto non è coerente rispetto allo spirito dei fondi europei. Nessuno è in grado di dire quale sarà il riparto finale delle risorse. Ci vorrebbe una classe dirigente adeguata che per il 90% in Italia non esiste. Non credo più nella solidarietà tra Nord e Sud, c’è uno scontro duro per il riparto.

“Dovremmo essere la piattaforma d’Europa verso il Mediterraneo, rimaniamo un mercato di consumo importante, già non contiamo niente in Europa se ci riduciamo al ridotto padano veramente ci cancellano. Dobbiamo focalizzare l’attenzione sul tema principale che riguarda l’Italia che negli ultimi 20 anni ha perso il 25% di Pil su scala europea. L’Italia sta vivendo un lento declino. Rischiamo di non lasciare più nulla che viene dopo di noi. Se questo declino continuerà non avremo più le risorse per reggere i grandi servizi di civiltà”.

Quanto alle priorità della Campania per sfruttare le risorse europee: “Sono quelle dell’Italia. Il nodo è il groviglio burocratico amministrativo giudiziario che paralizza questo Paese. Se non lo affrontiamo con la spada l’Italia è perduta”.


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