Alessandro Barbero: “Le donne hanno meno successo perchè insicure e poco spavalde”

E' corsa al biglietto per la lezione di Alessandro Barbero alla Federico II


Le donne secondo Alessandro Barbero. Un’affermazione che non ci stupisce sul gender gap, da lui, uno storico esperto di medioevo.

Alessandro Barbero, l’affermazione che fa discutere

Vale la pena di chiedersi se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi“. A dirlo è lo storico Alessandro Barbero, in un’intervista alla Stampa per introdurre una serie di lezioni che terrà a Torino dal titolo “Donne nella storia: il coraggio di rompere le regole”.

È possibile – continua – che in media le donne manchino di quella aggressività, spavalderia, sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi. Credo sia interessante rispondere a questa domanda. Non ci si deve scandalizzare per questa ipotesi, nella vita quotidiana si rimarcano spesso differenze tra i sessi. E c’è chi dice: ‘Se più donne facessero politica, la politica sarebbe migliore’. Ecco, secondo me, proprio per questa diversità tra i due generi“.

L’affermazione dello storico ha scatenato una serie di polemiche. “Barbero ha ragione – ironizza la vicedirettore del TgLa7 Gaia Tortorale differenze strutturali ci sono. È scientificamente provato. Ma sono nei neuroni. Voleva solo dimostrarlo“. “Uno storico – afferma Carlo Calendacapace che dice castronerie di proporzioni cosmiche senza vergognarsene. C’è da domandarsi cosa stia accadendo agli intellettuali in questo Paese. Sembrano diventati tutti Cacciari”.

Voglio rispondere a Barbero – dice la sottosegretaria al Lavoro Rossella Accoto (M5s) – nell’unica maniera possibile, con una domanda laconica: non crede che se milioni di donne grintose, preparate e pronte a lavorare, trovano ostacoli e muri alla propria carriera, e spesso purtroppo al mondo del lavoro, non sia più per colpa di certi dirigenti e accademici misogini e ancorati ad una visione patriarcale delle aziende e della società?! Magari sono questi dirigenti che vanno pensionati per far spazio ad una reale parità salariale e lavorativa“.

Il docente fu querelato dal Movimento Neoborbonico

Non è la prima volta che Barbero casca nella bufera. Il professore dell’Università di Torino, un anno fa, fu querelato dal Movimento Neoborbonico per delle affermazioni contenute in alcuni suoi articoli. Il docente è impegnato in ricerche e studi sul Risorgimento e su Fenestrelle per ridimensionare i drammi vissuti dai soldati delle Due Sicilie nella fortezza-lager sabauda. Barbero ha definito le teorie dei neoborbonici come: “scellerate fantasie, di reinvenzioni storiche, di false informazioni, di mezzi immondi, passioni violente e cattive azioni“.


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