Allarme quarta ondata, dai lockdown mirati ai vaccini per bambini: cosa potrebbe cambiare


L’emergenza covid prosegue e, come annunciato dall’Ema, l’Europa si ritrova nel pieno di una quarta ondata che sta spingendo i Paesi membri, compresa l’Italia, a delineare nuove strategie per contrastare l’epidemia, facendo leva soprattutto sull’arma dei vaccini.

Covid, via alla quarta ondata: l’Italia punta sui vaccini

“Siamo già nella quarta ondata della pandemia” – ha dichiarato Marco Cavaleri, responsabile dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema), nel corso di una conferenza stampa. Sulla stessa scia, il capo della task force dell’Ema che si occupa di studi clinici e produzione, Fergus Sweeney, che ha continuato: “La situazione epidemiologica in Europa è molto preoccupante. Stiamo entrando nell’inverno con un aumento di casi e ricoveri. E’ importante che ognuno si vaccini”.

Una risalita di contagi che sta interessando anche l’Italia. Basti pensare alla situazione della Campania che ormai da giorni conta più di 600 contagi giornalieri con un tasso di positività che tende ad aumentare, proprio come segnalato dal bollettino odierno dell’Unità di Crisi.

Per far fronte a questa nuova fase dell’emergenza, le autorità italiane sembrerebbero puntare verso la protezione offerta dai vaccini, incentivando l’accelerazione della campagna ed allargando la platea dei destinatari del terzo richiamo.

Lo stesso commissario all’emergenza covid, Francesco Paolo Figliuolo, nella nuova circolare inviata alle Regioni, ha sottolineato il rischio di una ‘pandemia di non vaccinati’ scrivendo: “E’ un fenomeno che indica con forza la necessità di incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi e di proseguire con il completamento dei cicli primari”.

Del resto non è nuova l’idea di estendere la somministrazione delle terze dosi a tutta la popolazione in vista dell’anno nuovo. A confermarlo è stato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che ha indicato come mese chiave, per l’avvio di una campagna di massa, quello di gennaio.

Non si esclude, inoltre, l’ipotesi di adottare ‘lockdown selettivi’ ovvero con restrizioni imposte soltanto alla popolazione non vaccinata. A tal proposito il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha chiarito: “Credo sia giusto fare una distinzione fra chi si è vaccinato e chi non si è vaccinato”.

Tra i provvedimenti da adottare spiccherebbe anche quello di promuovere l’immunizzazione, con il vaccino Pfizer, dei bambini dai 5 agli 11 anni. Stando a quanto rende noto ‘Sky TG24’, è stato Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ad annunciare: “Entro Natale credo sia un’ipotesi ragionevole. Credo che l’Ema possa arrivare ad una valutazione entro la prima metà di dicembre e a quel punto potremo partire”.


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