Molnupiravir, la pillola anti Covid: che cos’è, come funziona e quanto costa


La pillola anti Covid è la nuova speranza per l’uscita dalla pandemia. In Italia oltre l’80% della popolazione ha effettuato un ciclo vaccinale completo, eppure il Paese sta assistendo ad un aumento dei contagi e dei ricoveri, tanto da parlare di quarta ondata, nonostante la situazione sia ampiamente sotto controllo all’interno degli ospedali.  Il farmaco, il molnupiravir prodotto da Merck & Co, è stato già approvato in Regno Unito – primo paese al mondo – e a breve potrebbe essere adottato anche in Europa e in Italia dopo i controlli di Ema ed Aifa. Sarà commercializzato con il nome di Lagevrio.

Molnupiravir si somministra ai pazienti affetti da Covid con una intensità da lieve a moderata, specialmente nelle prime fasi, in modo da avere un decorso positivo arginando notevolmente i rischi di sviluppare una forma grave della malattia. Secondo l’Ema “gli studi suggeriscono che l’antivirale può ridurre la capacità del coronavirus di moltiplicarsi nel corpo, prevenendo così il ricovero o la morte nei pazienti contagiati”. 

Come funziona Molnupiravir

Nella fase 3 della sperimentazione ha dimostrato di poter dimezzare le possibilità di ospedalizzazione e morte nei pazienti non vaccinati. I ricercatori lavorano al molnupiravir dal 2013, con l’idea di realizzare un anti virale ad ampio spettro ed utile per curare una gamma vasta di malattie causate dai virus.

La sperimentazione è stata effettuata anche sul Sars-Cov-2: a differenza dei vaccini non agisce sulla proteina spike, responsabile delle mutazioni, quindi dovrebbe mantenere una certa efficacia anche in caso di varianti. Molnupiravir agisce invece sulla polimerasi virale, ovvero blocca l’enzima in grado di replicare il DNA dei virus, non rendendo necessario dunque l’agire del sistema immunitario.

Somministrazione e costo

Le pillole vanno prese due volte al giorno per cinque giorno, nelle prime fasi dell’infezione. Ogni ciclo di terapia costa 700 dollari, un prezzo evidentemente non alla portata dei comuni cittadini: il costo sarà sostenuto evidentemente dai sistemi sanitari delle singole nazioni. Merck-MSD, inoltre, ha ceduto una licenza in favore dei paesi poveri in modo da rendere accessibile il farmaco a prezzi bassi.


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