COVID/ Flop per la pillola di Merck, l’efficacia crolla al 30%


Brutte notizie per la pillola anti-covid sviluppata dalla casa farmaceutica Merck: secondo i dati aggiornati dello studio Move-Out, il farmaco riduce il rischio di ricovero o morte solo del 30%.

Con la sperimentazione sull’uomo, l’efficacia risulta più bassa rispetto a quella riportata nell’analisi ad interim dello stesso studio. Dalla sperimentazione in laboratorio era emersa una riduzione del rischio del 48%, un dato smentito dopo la somministrazione del farmaco a tutti i partecipanti iscritti (1.433 persone in totale).

Nel dettaglio molnupiravir, la pillola antivirale prodotta da Merck, ha ridotto il rischio di ospedalizzazione o morte dal 9,7% nel gruppo placebo (68/699) al 6,8% (48/709) del gruppo trattato con il farmaco, per una riduzione assoluta del rischio del 3,0% e una riduzione del rischio relativo del 30%. I decessi riportati nel gruppo placebo sono stati 9; al contrario, nel gruppo trattato con molnupiravir si segnala un solo deceduto.

Tuttavia, come spiega la casa farmaceutica, l’analisi ad interim e le ulteriori analisi condotte supportano l’efficacia del farmaco ed evidenziano un rapporto rischi-benefici complessivamente vantaggioso. Molnupiravir potrebbe quindi essere utilizzato nel trattamento di persone adulte affette da covid-19 con un alto rischio di sviluppare una forma grave della malattia.

Le analisi supplementari sono state quindi condivise con la Fda, e saranno presentate al comitato specializzato dell’ente il 30 novembre, che potrà quindi pronunciarsi su un’eventuale approvazione di emergenza del farmaco.


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