Troppi contagi tra bambini, Sileri: “Possibile chiusura scuole fino a metà gennaio”


Preoccupa l’incremento dei contagi da covid e la diffusione della variante Omicron, che potrebbe raggiungere il picco nel mese di gennaio, spingendo il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a ipotizzare una chiusura prolungata delle scuole dopo il periodo festivo. 

Covid e variante Omicron, Sileri: “Possibile chiusura scuole fino a metà gennaio”

La fascia giovanile continua a rientrare tra quelle più colpite dal contagio e le vaccinazioni, dedicate ai minori dai 5 agli 11 anni, sembrano procedere a rilento. La priorità continua ad essere quella di mantenere aperte le scuole ma si sta valutando la possibilità di allungare le vacanze natalizie nel caso in cui i numeri del contagio dovessero ulteriormente peggiorare.

A fornire chiarimenti è il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che, ai microfoni di Metropolis, ha spiegato: “Il virus è cambiato. Lo scorso anno avevamo la variante inglese ma oggi ne abbiamo due: la Delta e la Omicron che si diffonde molto di più. Possiamo, però, contare anche sui vaccini che ci permettono di avere una popolazione protetta, ancor di più con la terza dose e che più difficilmente rischia di finire in terapia intensiva”.

“Ritardare l’inizio delle scuole è un’ipotesi di lavoro che giustamente deve stare sul tavolo. Nulla è ancora deciso ma verrà deciso in base al picco della quarta ondata che stiamo vivendo della variante Omicron che purtroppo determinerà un ulteriore incremento rispetto a quello stimato con la Delta plus”.

“Il nostro specchio è il Regno Unito, vedremo se lì la diffusione determinerà un aumento di ricoveri e mortalità. Se i contagi dovessero salire a dismisura nei prossimi giorni ritardare l’inizio delle scuole può essere verosimile. Se raggiungiamo i numeri del Regno Unito, con quasi 100 mila contagi al giorno che toccano la popolazione non vaccinata o non vaccinabile, un ritardo consente un rallentamento della diffusione del virus”.

In questo caso, dunque, il rientro in aula, previsto dopo il giorno dell’Epifania, slitterà di qualche settimana. Al momento, tuttavia, non emerge alcuna conferma da parte dell’esecutivo che, invece, nei prossimi giorni dovrebbe emanare un nuovo decreto prevedendo misure restrittive soprattutto per i non vaccinati.

 


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