Numerose sono le conseguenze neurologiche rilevate dai medici di tutto il mondo nei pazienti che hanno contratto il covid-19, tuttavia ciò che è risultato dalle recenti indagini mostra una correlazione tra il virus pandemico e la grave malattia che porta alla perdita della memoria.
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Il movente di tali ricerche scientifiche è stata la rilevazione di disturbi neurologici in pazienti che sono affetti da Covid o che lo hanno contratto in passato. Perdita del gusto e dell’olfatto, disorientamento e confusione mentale, difficoltà a concentrarsi e a ricordarsi le cose, stanchezza cognitiva: questi sono tutti sintomi di quella che è stata denominata Nebbia cognitiva e che mostra che il virus contratto ha raggiunto e intaccato le cellule neurologiche.
Le indagini del team americano hanno aggiunto un tassello in più. Se prima si parlava del fatto che “Disturbi neurologici acuti si verificano in molti pazienti affetti dalla malattia pandemica e un terzo dei sopravvissuti a COVID-19 soffre di malattie del cervello”, stavolta ciò che è stato rilevato dagli scienziati è molto più preoccupante della passeggera nebbia cognitiva: “SARS-CoV-2 innesca programmi genetici simili all’Alzheimer in neuroni sani e aggrava la neuropatologia dell’Alzheimer”.