Napoli, studenti contro l’alternanza scuola-lavoro: “Le vostre mani sporche del nostro sangue”

Screen diretta fb Potere al Popolo


Da Milano a Roma, passando per Napoli. Gli studenti in oltre 40 città d’Italia sono scesi oggi in piazza contro le modalità in cui vengono svolti gli stage che dovrebbero far parte del progetto formativo ma si trasformano in esperienze di lavoro non gratificanti e ai limiti dello sfruttamento. In particolare i ragazzi chiedono l’abolizione del progetto di alternanza scuola-lavoro e le dimissioni del Ministro dell’Istruzione.

NAPOLI, STUDENTI IN PIAZZA CONTRO L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

A dare la spinta a questo movimento, i decessi di alcuni giovani morti proprio mentre svolgevano questi stage (l’ultimo caso ha riguardato il 18enne Lorenzo Parelli). A Napoli tre studenti come gesto simbolico si sono tolti la tuta e l’elmetto e si sono ricoperti di vernice rossa fuori la sede del Pd, uno dei tanti partiti che siede in Parlamento, in via Santa Brigida. Eloquenti gli striscioni: “C’at accise” e “le vostre mani sono sporche del nostro sangue”. Le proteste sono organizzare dal Sac, Studenti Autorganizzati Campania, e Potere al Popolo che hanno trasmesso in diretta Facebook la protesta.

In un paese in cui il tasso di disoccupazione è altissimo, mettono a lavorare i ragazzini con la scusa che loro devono fare esperienza. Uno a quell’età deve già sapere cosa vuol dire lavorare senza essere retribuito. Noi non vogliamo morire, vogliamo vivere la nostra vita. Lorenzo vive e lotta insieme a noi“.

Diversi gli studenti che hanno sfilato in corteo da Piazza del Gesù, una mobilitazione nazionale per dire: “no all’alternanza scuola-lavoro, no a quest’esame di Stato, stop alla repressione contro noi studentə!”.

Già anni fa gli studenti si erano lamentati di lavorare il 1 maggio. Da allora, poco è cambiato.


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