Incidente in un cantiere nel Napoletano: operaio cade e muore dopo 11 giorni di ricovero

Foto fb Ciro Cioffi


Non ce l’ha fatta Ciro Cioffi, un operaio di 57 anni, che undici giorni fa era caduto dall’impalcatura mentre si trovava a lavoro in un cantiere. L’uomo era stato immediatamente soccorso e portato all’ospedale del Mare dove era stato operato. Dopo undici giorni di ricovero è deceduto a causa delle ferite riportate.

INCIDENTE SUL LAVORO: MUORE L’OPERAIO CIRO IN UN CANTIERE

I carabinieri stanno indagando per comprendere cosa non ha funzionato nella sicurezza del cantiere. Come spiegato sui social da Severino Nappi, consigliere regionale della Lega in Campania:

Operaio specializzato, padre di famiglia e nonno. Ciro Cioffi, 57 anni di Casola di Napoli, era tutto questo. Lo scorso 9 febbraio è caduto da un’impalcatura nel cantiere in cui stava lavorando, battendo la testa. Per ben 11 giorni ha lottato in ospedale con tutte le sue forze per poter tornare dai suoi cari, ma non ce l’ha fatta. Ciro è l’ennesima vittima sul lavoro. Una mattanza continua e che fa della Campania la seconda regione per numero di morti bianche. Precarietà, assenza di sostegno alle imprese, mancanza di controlli: bisogna avviare subito un tavolo regionale per individuare le soluzioni da mettere in campo per eliminare questa piaga. Altrimenti dove sta la dignità se non possiamo garantire la sicurezza e la vita dei lavoratori? Condoglianze alla famiglia di Ciro, che riposi in pace“.

IL CORDOGLIO DEL FIGLIO

Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social, il figlio Antonio non si dà pace per questo incidente sul cantiere che ha ucciso suo papà Ciro che porta lo stesso nome del nipote:

Niente può colmare il vuoto che ci hai lasciato papà! Non so nemmeno come sia potuto accadere tutto ciò, so solo che eri orgoglioso di tutti noi e del tuo omonimo nipotino.. sai perché tutti ti vogliono bene?! Perché tu hai sempre seminato del bene senza mai aspettarti nulla in cambio e noi saremo sempre fieri di te“.

Un amico invece scrive:

Ciro Cioffi un uomo, un padre una persona con il cuore grande… ci hai abbandonato nonostante la forza che hai sempre avuto nell’affrontare la vita… resterai per noi casalesi un esempio di vita… abbi la cura di dare forza alla tua famiglia. Hai un figlio eccezionale Antonio Cioffi, e un nipote che deve avere la cura di te nel corso della vita… buon viaggio amico mio… resterai per sempre nel cuore…“.

Un’ennesima morte bianca che segue quella di Lorenzo, morto giovanissimo sul posto di lavoro.


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