Rincari e scorte di cibo, De Luca: “E’ chiaro che c’è preoccupazione ma state calmi”


Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell’inaugurazione della mostra ‘Pianeta pandemia’, è tornato a parlare delle conseguenze della guerra in Ucraina tranquillizzando la cittadinanza sulla disponibilità delle forniture, soprattutto alimentari.

De Luca sulle forniture alimentari: “Ad oggi non c’è preoccupazione”

Dopo aver fatto il punto sull’emergenza covid, parlando di un aumento dei ricoveri in terapia intensiva, ha aggiornato sulla situazione dei profughi ucraini: “Dobbiamo avere una prudenza in più perché arriveranno migliaia di profughi dall’Ucraina. Abbiamo il dovere di accoglierli ma bisogna fare anche in modo che ci siano controlli adeguati per evitare la diffusione incontrollata del covid”.

“Se utilizziamo le strutture sanitarie per accogliere i profughi che non hanno problemi sanitari noi rischiamo di andare in difficoltà quando poi arriva gente che ha il covid. Anche all’ospedale del Mare avevamo il covid center che era diventato luogo di accoglienza dei profughi e non va bene. Quella è la struttura che deve rimanere destinata per i pazienti sennò qui si scarica veramente tutto sulla Regione.

“Bisogna lavorare con Comuni e Prefetture per trovare spazi che non ostacolano l’attività sanitaria. Per adesso abbiamo dei numeri gestibili. Ci regoleremo man mano sperando che ci sia un accordo in Ucraina perché è chiaro che se la guerra continua per altre settimane o mesi il problema diventa veramente drammatico per i profughi ma anche per noi”.

Sui costi legati all’accoglienza: “Sono molto preoccupato da questo punto di vista. Il Governo dovrebbe garantire rispetto ai costi in più che avremo così come successo per il covid. Al momento, però, ci hanno rimborsato solo un terzo”.

“E’ evidente che ci sono due problemi che abbiamo cercato di chiarire in questi giorni. Il primo è quello sanitario di cui è responsabile la Regione, il secondo è quello dell’accoglienza di cui è responsabile il Ministero dell’Interno e quindi le Prefetture. Ovviamente si cerca di collaborare ma dobbiamo sapere che vi sono funzioni distinte altrimenti diventa una situazione caotica”.

Quanto ai rischi relativi agli approvvigionamenti, che hanno fatto scattare in alcune zone l’assalto ai supermercati,  ha rassicurato la cittadinanza: “Dobbiamo stare tranquilli, calmi. C’è gente che si riempie la dispensa non per problemi di carenza ma per pigrizia. Quando la benzina arriva a 2 euro e mezzo al litro, quando si sente che la Russia blocca le esportazioni di grano fino a fine agosto, quando la guerra comincia ad arrivare anche alle forniture di materie prime è chiaro che si crea un’onda di preoccupazione.

“Ad oggi non c’è da avere preoccupazione ma se si continuano a bloccare i trasporti su gomma ci potrebbe essere qualche difficoltà nelle forniture anche di prodotti alimentari. Per adesso stiamo tranquilli”.

Infine, sui rincari del carburante: “Credo che questo sia un obiettivo da porsi in maniera seria. Ho sentito le dichiarazioni del ministro Cingolani e credo che bisogna combattere questi problemi di speculazione. E’ assurdo usare momenti di crisi per fare speculazioni di prezzi. Bisogna essere molti intransigenti”.


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