Allerta meteo arancione, il tempo peggiora in Campania: temporali forti e rischio frane


Peggiora il tempo in Campania. La Protezione Civile ha emanato un’allerta meteo arancione per le prossime ore.

Allerta meteo arancione, prorogata fino alla mezzanotte di sabato

La perturbazione atmosferica che insiste sulla Campania sta portando un peggioramento delle condizioni meteorologiche. La Protezione Civile della Regione Campania che già ieri aveva emanato un avviso di allerta meteo lo ha esteso ed integrato fino alle 23.59 di domani venerdì primo aprile, innalzando il livello di criticità ad Arancione in alcune zone.

Cosa cambia

– Sulle zone 1,2,3,4,5,7 (Zona 1: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana;Zona 2:Alto Volturno e Matese;Zona 3:Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini;Zona 4:Alta Irpinia e Sannio;Zona 5:Tusciano e Alto Sele;Zona 7:Tanagro): allerta meteo Gialla in vigore fino alle 23.59 di domani primo aprile per precipitazioni locali anche a carattere di rovescio o temporale che potrebbero determinare un rischio idrogeologico localizzato con fenomeni di impatto al suolo come allagamenti di locali interrati o al piano terreno, inondazioni, scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, caduta massi e occasionali fenomeni franosi.

– Sulle zone 6 (Piana Sele e Alto Cilento) e 8 (Basso Cilento: allerta meteo Gialla fino alle 23.59 di oggi; Dalla mezzanotte fino alle 23.59 di domani allerta Arancione per temporali anche intensi che potrebbero determinare un dissesto idrogeologico diffuso anche con instabilità di versante, frane superficiali e colate rapide di fango oltre che significativi ruscellamenti, voragini, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua.

La Protezione civile della Regione Campania raccomanda alle autorità competenti di porre in essere o mantenere attive tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni in essere e quelli attesi, anche in linea con i rispettivi piani comunali.

Napoli si è svegliata avvolta dalla nebbia

Stamattina Napoli si è svegliata avvolta da una coltre di nebbia. Dal lungomare alla zona collinare il paesaggio sembrava “sparito”. Così come il Vesuvio. Il fenomeno, dovuto all’incontro tra le piogge e le alte temperature, in zone marittime è più difficile vederlo. L’ultimo episodio risale infatti all’ottobre del 2017.


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