Il governo ottiene la fiducia ma è in crisi: Draghi sale da Mattarella, ipotesi dimissioni del premier


Sono ore decisive per il premier. Il Movimento 5 stelle, come aveva annunciato nei giorni scorsi il leader Giuseppe Conte, ha deciso di rompere gli equilibri politici e di aprire una crisi di governo. Draghi aveva dichiarato di non essere pronto a compromessi e nonostante la fiducia ottenuta sul Dl aiuti è salito da Mattarella per parlare con il presidente della Repubblica.

IL M5S APRE ALLA CRISI DI GOVERNO: DRAGHI SALE DA MATTARELLA

Una crisi che affossa i mercati italiani in un momento difficile, tra crollo dell’economia con prezzi alle stelle e guerra, e che apre a nuovi scenari come tornare a votare a ottobre. Che il premier abbia i voti, ma non la maggioranza necessaria, lo si è capito oggi dal voto dell’Aula del Senato che ha confermato la fiducia al governo posta sul dl aiuti. I sì sono stati 172, i no 39, nessun astenuto. Il M5s non ha partecipato al voto in modo compatto risultando assente alla prima e alla seconda chiama. Una scelta che non va giù a molti partiti, in primis al Pd e a Renzi ma che è stata anche condannata dall’ex pentestellato Luigi Di Maio:

I dirigenti M5S stavano pianificando da mesi l’apertura di una crisi per mettere fine al governo Draghi. Sperano in 9 mesi di campagna elettorale per risalire nei sondaggi, ma così condannano solo il Paese al baratro economico e sociale. Non potevamo essere complici di questo piano cinico e opportunista, che trascina il paese al voto anticipato e al collasso economico e sociale“.

Per Fratelli d’Italia la maggioranza non c’è più e bisogna tornare subito a votare. Una vera crisi di governo con Draghi che è salito in queste ore da Mattarella per un confronto su cosa fare: l’ipotesi di dimissioni e un governo affidato ad Amato in attesa delle prossime elezioni a ottobre non è cosi lontana.


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