La provincia di Caserta tra le primissime d’Italia per crescita economica. Malissimo Napoli

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La provincia di Caserta è i territori d’Italia che registra un maggior tasso di crescita economica in Italia. E’ quanto evidenziato dal report della Cgia di Mestre del 6 agosto. Riguardo alla crescita economica, misurata a livello provinciale dal valore aggiunto, “svetta la Venezia Giulia: Gorizia con il +4,4 per cento e Trieste con il +4,3 guidano la classifica nazionale. Sondrio, invece, con il +4,1 occupa il terzo gradino della graduatoria.

CRESCITA ECONOMICA. TUTTI I DATI

Importante è il risultato previsto a Barletta, Caserta e Monza-Brianza (tutte con il 4 per cento), Brindisi e Verona (entrambe con il +3,9 per cento). Sebbene la crescita sia comunque positiva, chiudono la classifica a livello nazionale Pordenone, Cagliari e Viterbo (con il +1,9 per cento) e, infine, Vibo Valentia e Reggio Calabria (ambedue con il +1,7 per cento). Napoli solo all’80esimo posto.

Rispetto al 2019, 51 province su 107 devono ancora recuperare la perdita del Pil causata dalla crisi pandemica. Le situazioni più critiche si registrano a Pisa (-3,5 per cento), Rovigo (-3,8), Brindisi (- 4,0), Macerata (-4,1), Vibo Valentia (-4,3) e Belluno (-5,2)”.

Gli aiuti pubblici erogati dal Governo Draghi per contrastare la crisi, il buon andamento delle presenze turistiche, gli investimenti (in particolar modo nelle costruzioni) e l’export sono “le voci più significative che stanno puntellando la ripresa economica in atto.

Per quanto concerne i consumi delle famiglie che, ricordiamo, costituiscono il 60 per cento circa dell’intero Pil nazionale, dovrebbero salire, rispetto al 2021, del 2,8 per cento, anche se rispetto al 2019 sono ancora inferiori del 4,1. A livello regionale, le variazioni 2022 su 2021 più importanti si segnalano in Lombardia, e Veneto (ambedue +3,4 per cento) e in Valle d’Aosta (+3,3) .

Per quanto concerne gli investimenti, quest’anno aumentano del 9,9 per cento, con punte del 10,4 in Lombardia, del 10,3 in Emilia Romagna e del 10,2 in Sicilia, Piemonte, Campania e Puglia. Rispetto alla situazione pre-Covid, il dato medio nazionale è aumentato addirittura del 16,9 per cento.

In merito all’export, infine, quest’anno il dato nazionale dovrebbe aumentare del 6,3 per cento, con picchi particolarmente positivi in Sicilia (+15,5 per cento), Liguria (+12,3), Valle d’Aosta (+12,2) e Calabria (+11,8). Rispetto a 3 anni fa, le nostre vendite all’estero sono incrementate del 9%.


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