Allarme clima, a Napoli ondate di caldo mortali: a luglio +26% di decessi


Alla vigilia dello sciopero globale per il clima, che si svolgerà domani a Napoli e in tante altre città italiane, Legambiente ha reso noti alcuni preoccupanti dati sulla mortalità, relativi allo scorso luglio, registrati nella città partenopea.

Sciopero clima a Napoli, l’allarme di Legambiente sulla mortalità

“Con la crisi climatica non si scherza, si può anche morire. Servono interventi non più rimandabili. Secondo i dati del report del Sistema HHWW e della sorveglianza della mortalità associata alle ondate di calore elaborati da Legambiente, aggiornato al 15 agosto, nel mese di luglio l’eccesso di mortalità nella città di Napoli è stato del 26% ed ha interessato tutte le classi con età superiore ai 65 anni” – riporta Legambiente in una nota diffusa dall’Ansa.

“Per la città di Napoli sono state evidenziate 6 giornate da bollino rosso caldo intenso e 10 da bollino giallo con una temperatura superiore alla media di periodo di circa 2.5 gradi. Anche durante la prima metà di agosto la mortalità è stata superiore all’atteso con un +19% per Napoli, con ben 11 giornate da bollino giallo”.

Del resto l’estate appena trascorsa si è classificata tra le più calde di sempre, con giornate bollenti caratterizzate da un’aria quasi irrespirabile. Più volte le temperature hanno superato la media climatica del periodo, arrivando a superare anche i 40 gradi al Sud. Cambiamenti che, come denunciato da Legambiente, rischiano di rivelarsi estremamente nocivi per la salute dei cittadini.

I  dati aggiornati dell’Osservatorio Città Clima, curato da Legambiente, segnalano 8 eventi estremi registrati in Campania nel 2022, alcuni per precipitazioni intense altri per forte vento, soprattutto nelle province di Salerno e Napoli.

“Non c’è più tempo da perdere, le estati torride potrebbero essere sempre più frequenti nei prossimi anni, come ci raccontano gli scienziati. Le ondate di caldo possono essere mortali, soprattutto per le persone vulnerabili come neonati, anziani e soggetti con malattie croniche” – ha dichiarato Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente.

Di qui l’appello per invocare misure tempestive: “Servono strategie politiche coerenti per combattere il climate change, a partire dall’aggiornare e approvare entro fine anno il piano nazionale di adattamento alla crisi climatica, praticare serie politiche territoriali di prevenzione del rischio idrogeologico con una legge nazionale contro il consumo di suolo e interventi di delocalizzazione”.


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