Casal di Principe, teneva nel suo giardino 7 cavalli, 12 cani e un cammello: denunciato 43enne


Casal di Principe, Caserta: quarantatreenne custodiva su un fondo di proprietà un cammello, cavalli e cani in violazione alle principali norme di tutela ambientale. Deferito dai Carabinieri.

Tra gli animali detenuti anche un cammello

Nel corso del pomeriggio di ieri in Casal di Principe (CE), i carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà un quarantatreenne ritenuto responsabile di maltrattamento di animali, ricettazione e abuso edilizio.

L’uomo, a seguito a seguito di un controllo eseguito dai militari dell’Arma, unitamente a personale dell’Unità Operativa Veterinaria della ASL di Caserta e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Casal di Principe, è stato trovato nella disponibilità, su di un fondo di proprietà sito in quel comune, in violazione delle principiali norme di tutela animale, di un cammello, sette cavalli, e 12 cani.

Nella circostanza sono state altresì riscontrate violazioni edilizie e rinvenute due coppie di targhe di autovetture risultate oggetto di furto.
Gli animali sono stati sottoposti a sequestro ed affidati in custodia giudiziale all’Ente Foresta Demaniale Regionale Cerreta Cognole (SA), convenzionato ASL Campania. Ulteriori accertamenti in corso.

Cani e cuccioli rinchiusi, tra incuria e gravi sofferenze

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Pietramelara sono intervenuti qualche mese fa a Roccaromana, in provincia di Caserta, mettendo in salvo alcuni cani e cuccioli dai comportamenti di incuria del proprietario. Quest’ultimo è stato deferito in stato di libertà per il reato previsto dall’art. 727 co.2 c.p. per detenzione animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

I carabinieri, giunti alla frazione Statigliano, Contrada Costa, hanno accertato la presenza di 8 esemplari di cani adulti tipo segugi, di diverse varietà, di cui 4 maschi e 4 femmine, una delle quali con 5 esemplari di cuccioli nati da pochi giorni.

Gli animali sono risultati detenuti in condizioni non idonee e soggetti a gravi sofferenze di natura non solo fisica ma anche psichica. Tutti, infatti, giacevano in un piccolo spazio, non adatto al numero e alla taglia degli animali, cosparso tra l’altro di deiezioni non rimosse da tempo. I cani erano esposti al vento e alle intemperie non essendo presente un riparo laterale.


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