Il ministro Santanchè: “Il centro di Napoli ridotto a una friggitoria. Cambiare sindaco”

Daniela Santanchè


Cambiare sindaco per fermare il processo di trasformazione del centro storico di Napoli in una enorme friggitoria a cielo aperto. Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha risposto con una battuta alla domanda fatta dalla stampa nel corso della seconda edizione degli Stati Generali del Turismo organizzati a Sorrento. Dietro la battuta si cela però una pesante critica al primo cittadino, la cui sostanziale assenza, invisibilità, è recriminata dagli stessi napoletani che lamentano l’inconsistenza del sindaco.

Il centro di Napoli trasformato in friggitoria, la battuta del ministro Santanchè

In verità il processo di snaturamento del centro antico partenopeo è cominciato già da qualche anno, ma man mano si è accentuato fino alla situazione odierna che effettivamente sembra un po’ fuori controllo, almeno riguardo al tema della immissione nell’aria dei fumi provenienti dalle cucine e diffondono un odore non raramente forte ed invadente. Nulla a che vedere, spesso, con il profumo dolce dei lievitati o delle preparazioni tipiche, ma olezzo di fritto che a lungo andare reca un certo disturbo.

Il ministro non riesce ad incontrare De Luca

Una stoccata il ministro Santanché l’ha destinata anche al presidente Vincenzo De Luca, che non è riuscito ad incontrare per l’ennesima volta. “Devo dire con dispiacere che non riesco mai a incontrare il presidente della Regione, mi avrebbe fatto molto piacere incontrarlo. Come a Ischia, anche oggi me lo davano per presente e poi non riesco mai a incontrarlo”.

“Credo che queste siano occasioni importanti anche per fare sistema tra le istituzioni – ha continuato – C’è il sindaco, c’è il ministro e quindi il Governo. Capisco che abbia tante cose da fare, ma anche un ministro della Repubblica di cose ne ha tante da fare, e oltretutto a volte le distanze non sono così congeniali. Faccio quindi un appello al presidente della Regione affinché la prossima volta possiamo incontrarci e vederci, perché credo nessuno deve avere la presunzione di essere il più bravo o il più capace. La vita ci insegna che non si vince da soli, tanto meno si vince da soli in politica. Il mio appello quindi è sempre di poter fare la squadra, si vince se si sa fare squadra”.


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