Ugo Russo, il murale è abusivo e va tolto: la decisione del Consiglio di Stato


Ugo Russo murale va rimosso. Il murale dedicato al baby rapinatore Ugo Russo che sorge in piazza Parrocchiella ai Quartieri Spagnoli è abusivo e deve essere rimosso. Lo racconta il Mattino.

Ugo Russo murale va rimosso

È quanto ha stabilito il Consiglio di Stato che ieri ha pubblicato la sentenza sul ricorso presentato dall’amministratore del condominio dove sorge l’omaggio al 15enne. Il Comune di Napoli può ora far applicare la sentenza procedendo alla cancellazione e chiedere il risarcimento delle spese nel caso il condominio non lo tolga.

In corso c’è il processo penale per omicidio volontario a carico del carabiniere fuori servizio che la notte tra il 29 febbraio e l’1 marzo 2020 sparò quattro colpi contro Ugo Russo dopo essere stato minacciato con una pistola-replica dal ragazzino.

La denuncia di Borrelli

Questo murales deve essere subito rimosso dato che, oltre alle questioni edilizie, ha sempre rappresentato un omaggio alla delinquenza essendo diventato anche meta di pellegrinaggio da parte di famiglie mafiose e di camorristi. Ricordiamo, ad esempio, l’episodio che denunciammo nel giugno 2021 quando da Palermo arrivarono ai Quartieri Spagnoli amici e parenti di Emanuele Burgio, figlio del boss Filippo Burgio, rinchiuso nel carcere di Voghera per mafia ed estorsioni, ucciso in agguato nel quartiere Vucciria a Palermo, per fare visita ai familiari di Ugo Russo e rendere omaggio a un simbolo della delinquenza.

Intanto il prossimo aprile avrà luogo il processo contro il padre di Ugo Russo che più volte mi ha minacciato di morte. Spero che la giustizia faccia il suo corso.

Mentre si parla del murale di Russo, a Forcella sono ricomparse le scritte sui muri inneggianti a Luigi Caiafa. Altro baby rapinatore morto durante un tentativo di rapina. Lo Stato deve rispondere subito. Sui nostri territori prolificano gli omaggi ai boss e ai baby rapinatori mentre non vengono ricordati gli eroi e le vittime”- le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli che da anni si batte contro la mitizzazione pubblica della criminalità e della camorra nel napoletano.


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