Pascale, i pazienti operati di prostata seguiti a casa con un orologio

Pascale prostata orologio


Pascale prostata orologio. Pascale, i pazienti operati di prostata seguiti a casa con un orologio. Ripresa più rapida e sicura con un dispositivo informatico che attraverso un’app raccoglie tutti i parametri vitali e allerta l’ospedale in caso di necessità.

Pascale prostata orologio: la nuova app

A guardarlo al polso diresti che è un orologio, e infatti è uno smart watch, ma non segna le ore, o almeno non solo quelle. E’ un dispositivo informatico, quello consegnato al primo paziente del Pascale sottoposto a chirurgia robotica per tumore alla prostata che, nell’immediato periodo post operatorio, lo seguirà nel suo percorso diagnostico, consentendo, così, un rientro a casa precoce e in sicurezza. E a sentirsi più sicuri, con l’orologio non orologio al braccio, non sarà solo il paziente, ma anche i familiari.

Un progetto portato avanti nell’Istituto dei tumori di Napoli dal direttore della Struttura complessa di Oncologia, Sandro Pignata e dal Direttore della Struttura complessa di Urologia, Sisto Perdonà attraverso la rete del Gruppo Oncologico Multidisciplinare, rete nata nell’intento di guidare e seguire il paziente nel percorso di diagnosi , cura e follow-up.

In quello che appare soltanto un orologio è racchiuso tutto un sistema integrato che prevede l’utilizzo di uno smart watch che il paziente dovrà portare costantemente al polso e attraverso il quale il paziente viene istruito da un case manager che monitora quotidianamente, lo assiste e lo supporta, attivando l’assistenza medica in caso di segnalazioni o rilevazioni anomale dei parametri vitali e o valutazione del dolore.

Allerta l’ospedale in caso di necessità

Il dispositivo è in grado, infatti, di raccogliere i parametri vitali principali e dialogare con una app attraverso la quale si raccolgono anche informazioni relative allo stato di salute – inteso come benessere psico-fisico in modo olistico – attraverso dei questionari sulle principali possibili problematiche cui può andare incontro un paziente sottoposto a chirurgia robotica per tumore della prostata. Questa raccolta dati consente una migliore e precoce assistenza integrata che di fatto ottimizza i tempi di degenza e quindi la riduzione delle liste d’attesa. Il nuovo dispositivo per ora riguarda solo i pazienti sottoposti a interventi alla prostata, ma non si esclude di applicarlo anche ad altre patologie.

L’intento di questo nuovo progetto che abbiamo attivato – dice il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchiè quello di essere al fianco del paziente nella delicata fase che vive assieme con la sua famiglia immediatamente dopo la dimissione E’ quindi un’ulteriore passo in avanti nell’opera di gestione e presa in carico del paziente a 360 gradi, oramai diventata la principale mission del nostro Istituto”.


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