È facile smettere di fumare con la sigaretta elettronica o con i riscaldatori di tabacco?


Differenze tra E-cig e Tobacco Holder: emissioni, funzionamento ed efficacia a confronto

Smettere di fumare è un obiettivo importante che però non sempre viene raggiunto, tantomeno facilmente. Il motivo è presto detto: la nicotina provoca assuefazione, innescando un meccanismo di dipendenza fisica e psicologica decisamente intenso. Insomma, c’è bisogno di molta forza di volontà per riuscire a sconfiggere questo “demone” ma anche di qualche strumento di sostegno. Vediamo quali sono i più utilizzati.

Strumenti per smettere di fumare e succedanei del tabacco

Spray orali, gomme da masticare e cerotti alla nicotina sono dispositivi medicali che aiutano a tenere a bada la voglia di fumare soddisfacendo il fabbisogno quotidiano del tabagista. Ciò che non sostituiscono in alcun modo, però, sono l’abitudine del rito e il gesto, motivo per cui non sempre risultano efficaci a seconda delle persone. Proprio in questo spiraglio si inseriscono invece le sigarette elettroniche e i dispositivi a tabacco riscaldato, strumenti tecnologici progettati per sostituire il fumo e limitare i danni al nostro organismo, laddove non si riesca a smettere completamente con i metodi tradizionali.

Le sigarette elettroniche come strumento di lotta al fumo

Le sigarette elettroniche vantano un potenziale importante nella lotta al fumo e alla dipendenza da nicotina. Si tratta di dispositivi elettronici che producono vapore attraverso il riscaldamento di un apposito liquido contenuto nel serbatoio. Ne è un esempio la Zeep 2 (https://www.svapoebasta.com/puff-sigaretta-elettronica/10166-zeep-2-pen-pod-mod.html), dotata di serbatoio e batteria ricaricabili, oltre che di filtri morbidi come le sigarette tradizionali. Gli e-liquid sono composti da aromi di tipo alimentare, glicerina vegetale, glicole propilenico ed eventualmente nicotina, e possono essere precaricati nel device o aggiungibili a proprio piacimento. I dispositivi da svapo come la Zeep non contengono tabacco e non prevedono combustione, ed è questo il motivo per il quale sono consigliabili rispetto alle sigarette classiche, dal momento che non generano tutte le sostanze tossiche liberate dalla combustione del tabacco. Inoltre la gradazione di nicotina nei liquidi si può scegliere (da zero a 20 mg/ml), perciò è possibile scalarne le dosi nel tempo fino d eliminarla completamente.

Che cosa sono i dispositivi a tabacco riscaldato

Conosciuti anche con il nome di HTB (acronimo che sta per Heat Not Burn), i dispositivi a tabacco riscaldato sono prodotti concepiti e realizzati proprio per garantire una riduzione dei danni provocati dal fumo. Si tratta di device che al proprio interno contengono una batteria ricaricabile, con un foro sulla parte superiore: è qui che vanno collocati gli stick con il tabacco trinciato, il cui aspetto ricorda per altro quello delle sigarette classiche. È sufficiente schiacciare un tasto per far entrare in funzione il dispositivo, il quale dopo essersi acceso comincia a scaldare lo stick fino a che non si arriva a una temperatura che può cambiare a seconda del modello che si sta adoperando. Nella maggior parte dei casi, comunque, tali sistemi arrivano al massimo a 400 gradi, una temperatura molto più bassa rispetto a quella delle sigarette classiche, che possono raggiungere anche i 900 gradi. I dispositivi HTB, pertanto, non toccano le temperature elevate delle sigarette, che sono poi quelle che innescano il processo chimico della combustione da cui provengono tantissime tossine nocive. Heat Not Burn vuol dire, appunto, che il tabacco viene scaldato ma non bruciato: ecco perché i dispositivi a tabacco riscaldato rappresentano una soluzione alternativa alle sigarette classiche, in confronto alle quali sono meno nocivi.

Le differenze tra sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco

Come detto prima, le sigarette elettroniche danno la possibilità di personalizzare la concentrazione di nicotina presente nei liquidi. In questo modo, la nicotina può essere ridotta in maniera graduale nel corso del tempo, fino a che si arriva al punto in cui la si può eliminare completamente. In questo modo sconfiggere la dipendenza della sostanza può essere più semplice che smettere tutto in una volta e al contempo si elimina completamente il problema legato alle emissioni cancerogene del tabacco combusto. Questa è una differenza significativa rispetto a quel che avviene con i dispositivi a tabacco riscaldato, dal momento che essi non permettono di decidere quanta nicotina assumere. Secondo le informazioni fornite dalle aziende produttrici, il contenuto di ciascuno stick è pari a circa 0.5 mg, vale a dire più o meno quello di una sigaretta tradizionale. Entrambe le emissioni non sono ad ogni modo prive di rischi, motivo per cui il loro utilizzo è suggerito esclusivamente ai fumatori.


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