Auto esplosa a Napoli, i familiari di Fulvio: “È in coma farmacologico, intubato”


La famiglia di Fulvio Filace, il ragazzo di 25 anni, tirocinante del Cnr, coinvolto nell’esplosione dell’auto sulla tangenziale di Napoli, ha lanciato un appello per sensibilizzare la cittadinanza a donare il sangue per salvare il giovane, ricoverato all’ospedale Cardarelli.

L’appello della famiglia di Fulvio Filace, il 25enne dell’auto esplosa in tangenziale

“Venerdì pomeriggio sulla tangenziale di Napoli è esplosa un’auto in transito. Una notizia ripresa presto da tutti i media locali e nazionali per la gravità dell’incidente. In quella macchina c’erano due persone, una di queste era Fulvio. Oggi Fulvio è in coma farmacologico, intubato, con ustioni di terzo grado in gran parte del corpo e con i bronchi occlusi. La ricercatrice che era con lui, invece, è deceduta” – si legge nel comunicato divulgato dai familiari del giovane, diffuso anche dal deputato Francesco Emilio Borrelli.

“Fulvio durante il suo tirocinio curriculare, era in un’auto prototipo di un progetto del @cnrsocial denominato Life-Save che ha l’obiettivo di convertire le auto tradizionali in modelli ibridi-solari, uno spin-off dell’Università di Salerno, portato avanti da quattro partner italiani. Giusto che la tecnologia progredisca e vada avanti, non vogliamo però che un ragazzo pieno di sogni possa diventare un martire dell’innovazione. Fulvio è vittima di un test fallimentare che cambierà per sempre la sua vita e quella della nostra famiglia. E troppe domande oggi ci tormentano”.

Intanto, nel pomeriggio di ieri, si è spenta Maria Vittoria Prati, la ricercatrice che era alla guida dell’auto, rimasta bloccata al suo interno al momento dello scoppio. Dopo 4 giorni di ricovero presso il reparto Grandi Ustionati del Cardarelli, la 66enne è deceduta.

Invitiamo tutti quelli che possono a recarsi al Cardarelli a donare per Fulvio. Non vi costa nulla e fate un gesto che può salvare una vita. In attesa che le condizioni del ragazzo migliorino, ce lo auguriamo con tutto il cuore, bisogna portare alla luce la verità e capire cosa sia successo affinché si possano accertare eventuali responsabili e fare giustizia anche per scongiurare altri simili incidenti. Per questo presenterò una interrogazione al Ministero competente per avere tutte le delucidazioni sul caso. Troppi punti da chiarire su questa vicenda e troppi silenzi imbarazzati” – è il commento di Borrelli.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI