L’addio a Raffaele: una grande marcia per il ragazzo morto a 20 anni mentre lavorava


Oggi, 24 luglio, ad Afragola, a partire dalle 18:30, si terrà una marcia in memoria di Raffaele Vergara, il ragazzo di 20 anni morto mentre lavorava in un’azienda a Frattamaggiore. Vi prenderanno parte diverse associazioni, rappresentanti politici e istituzionali.

Afragola in marcia per Raffaele Vergara: il ragazzo morto a Frattamaggiore

Raffaele era un calciatore dell’Afragolese, originario di Crispano. Si è spento a soli 20 anni sul posto di lavoro, rimanendo incastrato all’interno del macchinario utilizzato per la macina delle spezie, perdendo la vita sul colpo.

Amici e conoscenti lo descrivono come un ragazzo talentuoso e solare che sognava di diventare un grande calciatore. Oggi proprio loro, insieme ai familiari del giovane, increduli e addolorati per una perdita inaccettabile, attraverseranno il centro di Afragola per omaggiare Raffaele.

All’iniziativa prenderanno parte anche il deputato Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale di Afragola, Antonio Iazzetta. Intanto proseguono le indagini per ricostruire la dinamica della vicenda per far luce su eventuali malfunzionamenti e responsabilità.

Ho presentato una interrogazione parlamentare su questa tragica vicenda per chiedere al Ministro, per quanto di competenza e nel rispetto dell’operato dell’autorità giudiziaria, se non intenda chiarire e verificare se lo stabilimento risulti in regola con il rispetto della normativa in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Quali ulteriori iniziative intenda assumere per affrontare il tema delle morti sul lavoro anche attraverso il potenziamento delle ispezioni e dei controlli per verificare la corretta e completa applicazione delle normative in materia di salute e sicurezza” – ha spiegato Borrelli.

“Quando, nelle ore immediatamente successive, proposi che Afragola, Frattamaggiore e Crispano si unissero nel ricordo di Raffaele lo feci perché credo che sia giusto rendere omaggio a un ragazzo che, seppur in contesti sociali difficili, provava a inseguire i suoi sogni e a realizzarsi onestamente. Un esempio positivo, da valorizzare. E anche perché l’unico modo per provare ad alleviare il dolore di chi gli voleva bene è quello di evitare che altri muoiano mentre lavorano”– ha concluso il consigliere comunale Iazzetta.


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