Reddito di Cittadinanza, il M5S chiede alla Regione Campania di sostenere le famiglie dei percettori

Gennaro Saiello, promotore della mozione in Regione Campania a favore del Reddito di Cittadinanza


La sospensione del Reddito di Cittadinanza continua a tenere banco in Campania, una delle regioni d’Italia che ospitava il maggior numero di percettori: Gennaro Saiello, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, deposita una mozione all’ente di via S.Lucia e chiede risposte al governatore Vincenzo De Luca.

Reddito di Cittadinanza, mozione del M5S alla Regione Campania: “De Luca mostri da che parte sta”

Cancellare il reddito di cittadinanza a 169 mila famiglie, 37 mila nella sola Campania, è stata una follia. E’ insostenibile pensare di scaricare sui comuni la presa in carico dei cittadini, basti pensare che nella sola città di Napoli ben 21.500 famiglie hanno perso il sussidio, un numero che non ha eguali in nessuna altra parte d’Italia” – sono le parole del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, promotore della mozione -“Ho presentato una mozione alla giunta regionale per chiedere di adottare misure urgenti di sostegno economico a favore dei “percettori occupabili” e di attivare ogni altra misura regionale che possa garantire un reddito minimo, in conformità con la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 30 gennaio 2023 e la Risoluzione del Parlamento europeo del 15 marzo 2023″.

L’esponente pentastellato ha chiesto inoltre di modificare il Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL) con un incremento del monte ore per ogni profilo professionale. Il miglioramento del GOL è finalizzato a fornire maggiori opportunità di occupazione e sviluppare competenze lavorative per i cittadini che cercano un’occupazione dignitosa. “A chi ci accusa di soffiare sul fuoco della protesta rispondiamo con un’azione concreta e costruttiva. Ci sono migliaia di famiglie disperate da sostenere – conclude Saiellol’amministrazione De Luca mostri a tutti da che parte sta.

Rdc sospeso con un SMS, una settimana di proteste a Napoli

Il provvedimento che dava respiro a centinaia di migliaia di italiani è stato notificato con un SMS da parte dell’INPS e messo in affanno i servizi sociali di molte città, sulle quali è ricaduto l’onere di assistere e dare spiegazioni in un periodo oltretutto particolare come quello estivo. La scelta del governo Meloni di “riformare” l’istituto del Reddito di Cittadinanza escludendo dalla misura i cosiddetti “soggetti occupabili” ha scatenato numerose proteste in particolare a Napoli dove per tutta la settimana l’allerta è stata massima nei pressi della sede INPS di via De Gasperi e delle sedi istituzionali di comune e municipalità.

Un corteo ha attraversato ieri le vie del capoluogo da Porta Capuana a piazza Municipio per chiedere una presa di posizione anche del primo cittadino Gaetano Manfredi. La richiesta delle sigle presenti alla manifestazione era quella di creare maggiore occupazione a livelli dignitosi a fronte dell’eliminazione della misura di sostegno: ma non sono mancati slogan molto duri contro la premier Giorgia Meloni e la destra al governo: “Diceva che era una madre, ma quale madre toglierebbe il pane ai propri figli ?”.


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