Capri, terzo black out in dieci giorni. Federalberghi: “È un’estate da incubo, immaginatelo durante il G7”


L’isola di Capri, perla del Golfo di Napoli che attira milioni di turisti ogni anno, ha vissuto un’altra mattinata da incubo a causa di un black out, il terzo in dieci giorni, che ha letteralmente paralizzato le attività commerciali nelle zone di Anacapri, oltre a creare prevedibili disagi alla cittadinanza. Il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Lorenzo Coppola, ha denunciato duramente l’accaduto.

Capri, terzo black out in dieci giorni. Il presidente di Federalberghi attacca: “È un’estate da incubo”

“Quella di quest’anno rischia di essere ricordata come un’estate da incubo per l’isola di Capri, per i turisti e per i capresi stessi. L’isola sta mostrando tutti i suoi limiti infrastrutturali e nella capacità di fornire servizi ai residenti, siano essi stanziali o temporanei. L’ultima performance negativa è quella dei continui black out che hanno messo ko anche le comunicazioni e le connessioni legate ai servizi telefonici. Così non si va più da nessuna parte. Non è possibile sopportare questa situazione che ci affida a infrastrutture per l’erogazione dei servizi a dir poco obsolete. Capri, perla del Mediterraneo e meta turistica di lusso si ritrova ancora una volta vittima delle proprie criticità cui nessuno si degna di porre rimedio. Un’isola che ospita oltre ai residenti anche numerosi turisti e lavoratori si ritrova continuamente senza connessione e senza elettricità”.

“E non serve un’attenta perizia ingegneristica per capire che ormai le infrastrutture sono totalmente inadeguate. Una situazione tanto grave quanto ampiamente prevedibile. Al ripetersi dei black out si contrappone infatti lo scarso interesse delle società di fornitura e distribuzione con cabine elettriche datate e insufficienti, cavi penzolanti, siano essi dei servizi di distribuzione elettrica o telefonica: sono segni evidenti di scarsa manutenzione e mancanza di attenzione. Per anni in maniera non troppo incisiva sono stati denunciati i numerosi danni d’immagine che abbiamo dovuto subire, oggi nel 2023, occorre assolutamente migliorare la qualità dei servizi, che tra l’altro ogni giorno vengono pagati lautamente. E’ una questione prioritaria per dare dignità alle tante attività e agli abitanti del nostro territorio. Saremo una vetrina nel G7 dei Ministeri degli Esteri, oggi siamo una triste vetrina spenta. Ma ve l’immaginate un black out elettrico e quindi delle comunicazioni in pieno G7? Una destinazione di lusso deve garantire servizi all’altezza nella quotidianità e non solo nelle grandi occasioni”.


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