Varutti a Turris Live: “Quando vieni al Sud piangi due volte. Spero che arrivi la Cittadella dello Sport”

Varutti ai microfoni di Turris Live


Nella terza puntata di Turris Live (il programma di riferimento per il mondo corallino in onda ogni settimana sulla pagina Facebook, Torre del Greco Vesuvio Live) è intervenuto come ospite l’ex terzino Mickael Varutti. Il difensore, che ha dovuto lasciare il calcio ufficialmente da qualche mese, ha analizzato con noi l’inizio di stagione della squadra di Bruno Caneo, tra similitudini e differenze con la sua Turris, oltre a raccontarci alcuni retroscena di spogliatoio.

Le parole di Mickael Varutti a Turris Live

Il terzino ex Turris apre la sua intervista parlando di mister Bruno Caneo e della squadra messa in piedi: “Anche se da un anno non sono sui campi, la Turris l’ho sempre seguita. Sapevo che dopo una stagione difficile come la precedente, con l’arrivo di Caneo sarebbe stata una ripartenza importante. La società col ritorno del mister ha fatto una scelta azzeccata”.

“La forza del mister è il gioco sulle fasce, ma in generale lui chiede tanto lavoro agli attaccanti ed ai braccetti di difesa. E’ un modo di giocare molto dispendioso che richiede una preparazione super. Sicuramente la rosa di quest’anno è ottima poi non si ferma agli 11/12 in campo ma ha anche una panchina molto importante e l’abbiamo visto in queste prime partite”.

Esultanza Turris dopo il gol di Nocerino

Esultanza Turris dopo il gol di Nocerino

L’impressione di Mickael dopo le prime giornate di campionato: Vedo una squadra molto più matura. Con il Sorrento l’abbiamo visto, sono andati due volte sotto ma hanno avuto la forza di riprenderla e alla fine di vincerla e questo ti fa capire tanto della mentalità che Caneo sta dando alla squadra. Ogni partita non finisce mai prima del 95esimo”.

Sono convinto che la Turris farà bene quest’anno e forse meglio anche di quella di due anni fa. Ne sono convinto perché il mister conosce l’ambiente e quest’estate c’è stato un mercato funzionale. L’importante è fare risultati, perché questa è la chiave che ti fa salire l’entusiasmo, ed è giusto così. Come dice il mister, la classifica non bisogna guardarla perché il primo obiettivo è la salvezza  poi il cammino dirà se si può puntare anche ad altro. Poi guardarla è sicuramente uno stimolo in più. Io consiglio sempre di osservarla perché ti carica”.

La Turris di Mickael Varutti e il rapporto con Torre del Greco

Torre del Greco e la Turris sono state un capitolo importante della vita di Mickael che ama ricordare così:L’affetto di Torre mi fa sempre piacere. L’anno scorso prima di dover dare forfait, il direttore Primicile mi chiese più volte delle mie tempistiche di rientro, io gli ho detto di andare sul mercato perché non sapevo i miei tempi di recupero e presero Contessa che consigliai anche io.

“Per lui lo scorso anno è stata un’annata un po’ fasulla, ma lo è stata in generale perché nessuno si è espresso al 100%. Quest’anno però è il Contessa che conosciamo e che ho affrontato tante volte, è un buonissimo giocatore e lo sta dimostrando. Quando vieni al Sud piangi due volte, quando arrivi e anche quando te ne vai, perché a Torre mi sono trovato bene. L’accoglienza che ho avuto qua mi rimarrà per sempre impressa e per questo devo dire solo grazie”.

Varutti con i suoi ex compagni

Varutti con i suoi ex compagni

Le parole di Varutti sulla complicatissima stagione scorsa: “I ragazzi anche l’anno scorso li ho sempre seguiti nonostante le tante visite e controlli che ho dovuto fare e che mi hanno allontanato da Torre del Greco. Anche nei momenti peggiori ho provato a parlare con tutti e capire cosa non andava e come provare a risolvere una situazione non facile.

I rapporti li ho con tutti perché ho i ragazzi nel cuore, specialmente perché l’annata che ho fatto è stata molto importante. Si era creata una famiglia all’interno dello spogliatoio ed è quello che sto vedendo anche quest’anno dove non c’è un io ma c’è la Turris, che viene prima di ogni altra cosa. Questa mentalità farà la differenza quest’anno secondo me”.

E invece su Giannone, l’ex laterale sinistro si è espresso così: “Sono contento per Luca perché è sempre stato un calciatore importante. Uno come lui serve e anche l’anno scorso, quando ha avuto qualche difficoltà io lo sentivo sempre per confrontarmi con lui. Quest’anno sta anche meglio fisicamente e questo è fondamentale perché Luca è sia un grande uomo che un grande calciatore e la Turris non deve privarsene”.

Mickael Varutti in azione

La nuova vita di Mickael

Una volta appese le scarpette al chiodo per Mickael, il calciatore ha deciso di continuare la sua vita all’interno del mondo del calcio. L’ex laterale a Turris Live ha raccontato i suoi nuovi progetti: “Dopo il ritiro ho intrapreso una fase di studio perché vorrei rimanere nel mondo del calcio sotto altri aspetti e perché anche dall’esterno voglio dare un contributo a questo sport. Ho fatto un corso da team manager ed ora sono a Roma per delle lezioni sulla mansione del segretario amministrativo. Ho voglia di rimanere in questo mondo con tutte le mie forze perché mi ha dato tanto nella vita”.

Ritorno a Torre?: Nella vita non si sa mai, i contatti con la società e il mister ce l’ho sempre. Spesso analizziamo le partite assieme, settimana scorsa quella col Crotone. H un bel rapporto, non mi precludo nessuna porta anche perché sono convinto di aver fatto conoscere prima l’uomo che il calciatore e spero che la mia persona sia ben vista ovunque. Il calcio è ampio, ognuno la pensa alla sua maniera, per alcuni ero forte, per altri ero scarso però l’importante è lasciare un bel ricordo al livello di uomo, il calciatore viene dopo, anche perché il calcio va ad annate, potevo fare un’altra stagione e fare male”.

Varutti in Turris-Potenza

La speranza di Mickael per il mondo Turris

Varutti prima di chiudere l’intervista ha deciso di lanciare un appello ed una speranza anche verso il comune di Torre del Greco per la realizzazione di uno dei progetti più importanti per il futuro dei corallini: “La Turris non sono io e nemmeno la squadra, è la città, perché senza i tifosi sarebbe poco. Sapendo che c’è una presidenza e una squadra importante questo può essere l’inizio di un percorso straordinario e mi auguro che la Turris calchi i palcoscenici che si merita la città e la tifoseria. Spero che arrivi questa Cittadella dello Sport a Torre del Greco che ne ha bisogno e sarebbe un giusto proseguimento di un sogno che speriamo si avveri”.


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