Meraviglia nel Napoletano: nell’università più bella d’Italia apre il Centro di Medicina


Villa Ferretti continua ad affermarsi come polo d’eccellenza culturale: da bene sottratto alla camorra, la splendida residenza, divenuta sede dell’Università Federico II di Napoli, ospiterà anche un nuovo Centro di Ricerca in Medicina, appartenente all’ateneo partenopeo. A renderlo noto è il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione.

Centro di Medicina a Villa Ferretti, l’università da sogno di Bacoli

“E’ eccezionale! L’Università Federico II di Napoli ha scelto Bacoli per realizzare un nuovo Centro di Ricerca in Medicina. Avrà sede a Villa Ferretti, affacciati sul Parco Archeologico Sommerso di Baia. Il Centro nasce grazie alla collaborazione tra le cattedre di ginecologia, cardiologia, farmacia e medicina interna, ed è diretto da Antonio Cittadini, ordinario di Medicina interna dell’Ateneo Federiciano” – ha annunciato il primo cittadino.

Il Centro sarà inaugurato nella mattinata di oggi, 7 novembre, e darà il via ad attività didattiche ed educative incentrate sulla divulgazione della medicina di genere che studia le differenze biologiche e socioculturali tra uomini e donne, come queste influenzano lo stato di salute dei soggetti e l’efficacia delle terapie. Il Centro punterà anche a ristabilire la parità di genere anche in ambito medico-scientifico attraverso progetti di ricerca dedicati.

“Ringrazio il rettore Matteo Lorito ed il professor Antonio Cittadini per aver dato nuova centralità a Villa Ferretti, da bene confiscato alla camorra a centro universitario interdisciplinare. Siamo davvero orgogliosi, tutto ciò sembrava impossibile. Insieme, possiamo tutto. Un passo alla volta” – ha concluso.

Da dimora del boss Giuseppe Costigliola, che proprio da lì impartiva gli ordini ai suoi affiliati, Villa Ferretti si è guadagnata l’appellativo di università più bella d’Italia, affacciata sul Golfo di Napoli, immersa tra le meraviglie dei Campi Flegrei. Di recente, il meraviglioso parco che circonda la residenza è stato intitolato a Peppino Impastato, l’eroe che ha sacrificato la sua vita per combattere la mafia.


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