Israele bombarda la Striscia di Gaza usando (anche) cannoni italiani. Amnesty: “Rischio genocidio”

Gaza


Israele sta bombardando la Striscia di Gaza usando (anche) cannoni italiani. Lo ha affermato il Tenente Colonello Steven della marina israeliana in una intervista al portale Israel Defense, specializzato nella tematica della sicurezza internazionale ed interna di Israele, pubblicato in ebraico e in inglese. Steven racconta in che modo la Marina difende le coste della nazione, ma nel discorso viene citata anche la guerra nella Striscia di Gaza cominciata ad ottobre 2023 e che finora ha provocato oltre 28mila morti tra i palestinesi (la maggior parte sarebbero donne e bambini) e circa 1.100 morti tra gli israeliani.

Israele usa anche cannoni italiani per bombardare la Striscia di Gaza

Nel descrivere le corvette missilistiche Sa’ar 4.5, Steven precisa che sono armate con “un cannone da 76mm, a cannone Typhoon da 25mm con capacità sia difensive che offensive, sistemi elettronici EL/M e sistemi anti sottomarini. La maggior parte sono fabbricati da industrie israeliane, ad eccezione del cannone 76mm che è prodotto in Italia dalla compagnia Oto Melara”.

Oto Melara è una società controllata da Leonardo SpA, società pubblica italiana il cui maggiore azionista è il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano con circa il 30% delle azioni, attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Oto Melara ha sede principale a Roma e sedi operative a Brescia e La Spezia; sul sito di Leonardo si legge che “OTO Melara è leader mondiale nella progettazione e produzione di cannoni navali di tutte le dimensioni, con capacità di ricerca e sviluppo che vanno dalle soluzioni navali alle munizioni convenzionali e guidate, da artiglieria a torrette, ai lanciamissili e armamenti di bordo”.

L’ufficiale israeliano: “Il fuoco è accurato ed efficace”

Sono cannoni che da mesi ormai sparano sulla Striscia di Gaza, come ammesso dall’ufficiale israeliano, il quale minimizza gli effetti sui civili palestinesi ed addirittura afferma di poter notare, dal mare, dei bambini del luogo che giocano in acqua: “Sono noi possiamo far fuoco da ovest contro gli obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza. Durante i bombardamenti, come tutte le Forze di Difesa Israeliane, facciamo attenzione a non coinvolgere la popolazione civile. Il fuoco è accurato ed efficace […] Gaza City? non c’è distruzione completa, ci sono case ed edifici lì, insieme ad aree che sono molto danneggiate. Abbiamo visto addirittura bambini giocare in acqua”.

Oltre 28mila vittime palestinesi, circa 1.100 israeliani

Nel frattempo i numeri diffusi dal ministero della sanità di Hamas parlano di oltre 28mila vittime tra i palestinesi, mentre sui social sono centinaia i filmati e le immagini che testimoniano come la popolazione civile venga effettivamente colpita dalle offensive israeliane. Foto e video dove i tristi protagonisti sono spesso bambini senza vita, i cui corpi morti sono stretti e tenuti in braccio dai genitori disperati.

Per la Corte internazionale di giustizia c’è rischio genocidio

Secondo Amnesty, a Gaza c’è il rischio concreto di genocidio a causa di una reazione sproporzionata di Israele. Senza dimenticare in ogni caso anche le vittime israeliane, che ammontano a circa 1.100 morti, tra cui ancora molti tra donne e bambini. In un recente report, Amnesty ha analizzato la presunta mancanza di legittimità di quattro attacchi condotti da Israele, ricordando che “nella sua sentenza provvisoria, la Corte internazionale di giustizia ha affermato che il rischio di genocidio è concreto e imminente, le orribili descrizioni di questi quattro attacchi ribadiscono quanto sia urgente che tutti gli stati premano per un immediato e duraturo cessate il fuoco, che è il mezzo più efficace per attuare le misure cautelari ordinate dalla Corte, e quanto sia importante imporre un embargo totale sulle armi dirette a tutte le parti in conflitto”.


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