Matrimoni e feste al Castello delle Cerimonie dopo la confisca: cosa succederà adesso


La notizia della confisca de La Sonrisa, il ristorante noto anche con il nome di Castello delle Cerimonie, è stata appresa con sconforto soprattutto dai dipendenti, incerti sul loro futuro, ma anche dai promessi sposi in crisi per i loro imminenti matrimoni: sono in molti, infatti, a chiedersi cosa succederà adesso con la sentenza della Corte di Cassazione e il passaggio della struttura nelle mani del Comune di Sant’Antonio Abate.

Matrimoni e feste a La Sonrisa: cosa succederà al Castello con la confisca

Innanzitutto bisogna premettere che il provvedimento non comporta necessariamente la chiusura totale della struttura. Il pronunciamento della Cassazione non si traduce automaticamente nella “fine” del regno del defunto don Antonio, semplicemente la proprietà passa dalle mani della famiglia Polese a quelle dell’amministrazione comunale.

Con il completamento di tale passaggio, al momento le ipotesi maggiormente plausibili sono due: o La Sonrisa continuerà a celebrare matrimoni e cerimonie avvalendosi di una nuova gestione oppure l’intero complesso potrebbe essere riconvertito in un luogo dove poter mandare avanti attività dalle finalità sociali.

Finora, la sindaca di Sant’Antonio Abate, tuttavia, si è espressa positivamente a favore del Castello, condividendo il dispiacere dei suoi concittadini per la sentenza emessa. In un post diffuso sui social, infatti, ha spiegato: “Quello del Grand Hotel La Sonrisa è un verdetto inatteso che colpisce molto noi amministratori, la comunità e gli affezionati che dall’Italia tutta ne seguivano le attività”.

“Emerge dai giornali ma anche dai commenti social, perché riguarda una struttura ricettiva importante per il nostro territorio, inserita nell’economia e nel tessuto di Sant’Antonio Abate, punto di riferimento per tutta l’area e che da anni offre lavoro a centinaia di famiglie, non solo abatesi”.

“La Sonrisa è stata confiscata su decisione della Cassazione, la stessa che ha voluto rientrasse nelle proprietà del Comune. Al momento non ci è stato notificato ancora nulla, daremo seguito alla sentenza ed alle attività necessarie da mettere in campo in rapporto alle circostanze sopraggiunte, con il massimo della trasparenza e nel rispetto della legalità. Abbiamo chiesto una interlocuzione con le autorità preposte per gestire al meglio la situazione. Vi terremo aggiornati”.

Dal “Castello” intanto tranquillizzano i clienti sulle prossime cerimonie in programma che, a detta loro, proseguiranno. Sconvolti i membri della famiglia Polese: a Il Mattino hanno rivelato che impugneranno il provvedimento dinanzi alla Corte di Strasburgo, presentando un ricorso.

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