Tragedia allo stabilimento Stellantis di Avellino: Domenico è morto schiacciato da un macchinario

Stabilimento FCA di Pratola Serra dove è morto l'operaio - Foto di Corvettec6r da Wikipedia CC BY-SA 4.0 DEED


Un operaio di 52 anni ha perso la vita nello stabilimento Stellantis FCA di Pratola Serra, vicino Avellino: l’uomo si chiamava Domenico Fatigati ed è rimasto incastrato in un macchinario durante un intervento di manutenzione.

Incastrato in un macchinario, morto operaio ad Avellino

Inizio dell’anno davvero nero per le morti sul lavoro. All’elenco di questa strage silenziosa si aggiunge quanto accaduto nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra di questa mattina, 22 febbraio 2024, dove – stando a quanto riportato da Ansa – un operaio sarebbe rimasto schiacciato dal macchinario sul quale stava eseguendo un intervento di manutenzione.

Lo stabilimento irpino attende il rilancio produttivo dopo un lungo periodo di fermo: la multinazionale dell’auto con sede in Olanda, tra i cui marchi c’è anche la Fiat, aveva annunciato di voler produrre proprio alle porte di Avellino i motori per tutti i veicoli commerciali leggeri del gruppo.

Inutile l’allarme lanciato dai compagni di lavoro ed altrettanto inutili i tentativi degli operatori del 118 di liberare l’operaio dalla macchina killer: il tecnico è morto mentre stava lavorando nel reparto basamento motori. Una striscia nera che si allunga: si tratta della vittima n.148. Un bollettino di guerra, un’ecatombe.

Sono 148 le vittime dall’inizio dell’anno

Sono circa 1.800 i lavoratori dello stabilimento, ma Domenico pare che lavorasse per una ditta esterna con sede a Foggia. Le rappresentanze sindacali della fabbrica hanno intanto annunciato uno sciopero, esprimendo vicinanza e cordoglio ai familiari della vittima.

Ma in tutta la Campania si stanno moltiplicando le iniziative sindacali di protesta contro la strage silenziosa dei lavoratori. Le richieste delle sigle possono essere sintetizzate in quattro punti: rivedere la liberalizzazione del subappalto, rafforzare le risorse per la vigilanza, predisporre banche dati uniche a livello nazionale e regionale per individuare chi viola le norme su salute e sicurezza.

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