Abete cacciato dal Cardarelli a Napoli: la rabbia dei vigilanti e la sofferenza dei pazienti


Luca Abete, celebre inviato di Striscia La Notizia, è tornato a Napoli per denunciare la situazione di disagio riscontrata dai pazienti dell’ospedale Cardarelli relativamente al problema del parcheggio. Sul posto, tuttavia, è stato raggiunto da alcune guardie giurate che hanno cercato di allontanarlo e oscurare la telecamera.

Luca Abete all’ospedale Cardarelli di Napoli

Abete, nel suo servizio, ha raccolto diverse testimonianze sulla situazione che affligge sempre più pazienti dell’ospedale, costretti a vagare anche per ore prima di trovare un posto auto. All’interno del parcheggio a disposizione, infatti, i posti riservati ai disabili e a chi deve effettuare le consuete terapie, vengono abitualmente occupati da chi non ne ha diritto.

Anche diversi dipendenti – per motivi tra l’altro nemmeno sindacabili dato il dovuto rispetto degli orari di inizio turno che mal si presta all’insufficienza di parcheggi in zona – tendono ad occupare il primo posto disponibile avvistato, non potendo altrimenti iniziare a lavorare. Un danno, però, che si riversa sui pazienti più fragili.

Alle otto meno dieci già sono finiti i posti. Per quattro o cinque mesi ci misero lì a controllare, le posso assicurare che su 120 macchine parcheggiate tutte avevano il cartellino (documento che certifica che un determinato soggetto ha diritto a quel posto, ndr). Abbiamo avuto i complimenti dagli utenti ma visto che andavamo bene ci hanno tolto. Il servizio di rimozione lo hanno messo soltanto per un mese” – ha raccontato un vigilante avvicinato sul posto da un complice della trasmissione.

Non hai l’autorizzazione, devi uscire fuori. Non mi devi riprendere. Ora chiamo la polizia. La devi smettere” – queste le parole di una guardia in servizio, visibilmente agitata, che ha provveduto ad allontanare Abete spingendolo con le mani. Di qui la risposta dell’inviato: “Stia calmo. Lei non può mettere le mani addosso a nessuno, nemmeno a me. Si deve calmare”. Un secondo vigilante, invece, ha cercato di coprire con le mani la telecamera per evitare ulteriori riprese.

“Io sono una trapiantata, disabile e non trovo mai posto per disabili. Abbiamo fatto fatica, un’ora per parcheggiare. Non ne posso più, grazie che ci siete voi – è la testimonianza di una paziente avvicinata dalla troupe di Striscia La Notizia all’uscita dall’ospedale.

“Sappiamo che è un problema e stiamo cercando di risolvere. Tutto quello che possiamo fare è rimuovere le automobili, metterle in una zona nostra interna e fare una multa di 30 euro che è un rimborso spese per la rimozione. Le norme non ci permettono fare diversamente” – ha detto Pietro Rinaldi, direttore Comunicazione e Innovazione del Cardarelli.


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