Ictus ischemico in gravidanza, 27enne salvata a Napoli: mamma e figlio stanno bene


Storia a lieto fine all’Ospedale del Mare di Napoli dove una giovane mamma, colpita da ictus ischemico alla dodicesima settimana di gravidanza, è stata salvata insieme a suo bambino.

Napoli, ictus in gravidanza: mamma salvata all’Ospedale del Mare

Chiara (nome di fantasia per tutelarne la privacy), di soli 27 anni, è arrivata in pronto soccorso accompagnata dal marito. Pur essendo vigile ha mostrato fin da subito sintomi preoccupanti come la lieve paralisi al lato sinistro e la difficoltà a muovere gli arti. Di qui la decisione di sottoporla immediatamente ad una risonanza magnetica all’encefalo e ai vasi sanguigni che ha rivelato una rischiosa diagnosi: ischemia in atto, causata dall’occlusione completa dell’arteria cerebrale media di destra.

Seguita dal neurologo Donato Colella, Chiara dopo la risonanza ha mostrato un rapido e netto peggioramento dei sintomi. Considerata la progressione del quadro clinico, dopo un breve consulto, i medici hanno deciso di trasferire la giovane paziente presso l’Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia diretta dal dottor Vincenzo D’Agostino per sottoporla ad un intervento urgente di tromboectomia meccanica.

La futura mamma e il suo piccolo sono stati, così, affidati alle mani dei neuroradiologi Valeria Piscitelli e Fabrizio Fasano che, con l’assistenza degli anestesisti Giovanni Gallo, Angelo Affinito e la collaborazione dell’equipe composta da tecnici di radiologia RSM e infermieri, hanno realizzato con successo l’intervento di disostruzione meccanica del vaso cerebrale chiuso.

La giovane dopo giorni di ricovero – prima presso l’Unità Operativa Complessa di Neurologia diretta dal dottor Vincenzo Palma, poi nell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Ciro Fittipaldi e successivamente nella Stroke Unit – è stata dimessa con un recupero completo del deficit neurologico. Sia lei che il nascituro stanno bene e la gravidanza procede regolarmente.

“Secondo la letteratura medica, la paziente aveva il 50% delle probabilità di non sopravvivere, il 90% di possibilità di riportare una grave disabilità e l’80% di perdere il bambino, invece tutti e due ce l’hanno fatta – hanno spiegato i medici che hanno preso in cura la 27enne.

Una storia straordinaria finita al meglio grazie ad un lavoro di squadra eccellente e grazie all’impegno di tutto il personale, a partire dal pronto soccorso” – è il commento del direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva.


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