Pugni, occhiali rotti e sputi in faccia al deputato Borrelli: cosa è successo e come sta

Scarcerato uno dei ragazzi complici nell'aggressione di sabato pomeriggio a Francesco Emilio Borrelli


Napoli – Una violenta aggressione si è verificata nella giornata di ieri ai danni del deputato Francesco Emilio Borrelli, colpito ripetutamente al viso mentre effettuava un sopralluogo in via Sant’Arcangelo a Baiano per denunciare il fenomeno della sosta abusiva.

Napoli, aggressione a Francesco Emilio Borrelli

Borrelli era in diretta per testimoniare l’appropriazione di un’intera strada da parte dei titolari di una rimessa auto che, a sua detta, utilizzerebbero l’area quotidianamente per consentire la sosta dei loro clienti, arrivando a minacciare addirittura i concorrenti (a confermarlo vi sarebbe una denuncia formulata dagli altri esercizi commerciali dello scorso anno).

Mentre il deputato riprendeva la scena, come è solito fare, gli stessi titolari, affiancati da alcune donne scese in strada, si sarebbero avvicinati a lui prima sputando e poi colpendolo ripetutamente al viso, fino a rompergli gli occhiali da vista. Sul posto sono intervenute diverse pattuglie di polizia ma nemmeno gli agenti sarebbero riusciti a placare gli animi.

L’aggressione si sarebbe prolungata nonostante il tentativo delle forze dell’ordine di respingere la violenza. Sarebbe giunta anche un’ambulanza per soccorrere un giovane che sembrava essersi sentito male ma lui stesso, sceso dalla vettura, si sarebbe scagliato contro Borrelli colpendolo di nuovo. Il parlamentare è stato portato via e messo in sicurezza dagli agenti, rimasti a loro volta feriti. Anche gli operatori del 118 sarebbero stati aggrediti.

Quanto accaduto è di una gravità inaudita. La camorra che scende in strada in segno di rivolta e tenta di cacciare via lo Stato e le forze dell’ordine da un quartiere che ritiene essere di sua esclusiva proprietà. I protagonisti li conosciamo bene. Gente che denuncia da anni e legati ad ambienti e a una cultura criminale che va respinta in ogni modo. Da tempo titolari di questa autorimessa minacciano, aggrediscono e intimoriscono residenti, automobilisti, esercenti senza che nessuno li fermi. Nonostante le ripetute denunce e tante prove concrete della violenza e del fare camorristico di questi criminali, la loro attività è ancora incomprensibilmente aperta” – ha commentato Borrelli.

“E quando stamattina siamo venuti qui per verificare cosa stesse accadendo ad un anno dalle nostre denunce, la risposta è stata un’insurrezione in piena regola con i soliti meccanismi criminali che vengono innescati in queste occasioni: prima gli insulti, poi le minacce di morte, poi la discesa in strada delle donne di camorra, spesse volte più violente e volgari dei loro mariti, poi i finti malori e le ambulanze. Una cortina fumogena artatamente messa in scena per creare il caos e tentare di lasciare tutto come prima. Ma noi non arretreremo di un passo e non ci fermeremo fino a quando la camorra non sarà estirpata da questi quartieri, liberando i residenti dall’opprimente clima di violenza e illegalità che li tiene in ostaggio”.


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