Campi Flegrei, c’è un segnale che anticipa i terremoti più forti: il nuovo studio
Mar 25, 2025 - Veronica Ronza
Terremoti Campi Flegrei
In piena crisi bradisismica, un nuovo studio condotto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e pubblicato sulla rivista Remote Sensing Letters, ha individuato alcuni segnali rilevabili direttamente dalla caldera, in grado di prevedere l’arrivo di nuovi terremoti ai Campi Flegrei.
Un segnale per prevedere i terremoti ai Campi Flegrei: lo studio
La ricerca è stata condotta attraverso i dati raccolti tramite uno strumento installato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e punta a divenire un valido aiuto per il monitoraggio del rischio sismico nell’area flegrea.
Lo studio, infatti, evidenzia un significativo aumento della temperatura rilevata al livello del suolo nei giorni che hanno preceduto i terremoti più forti. Una sorta di variazione termica che gli scienziati descrivono come “anomala” e che potrebbe aiutare a prevedere l’insorgenza di nuovi eventi sismici con qualche giorno di anticipo.
Si tratta di un fenomeno che caratterizzerebbe alcune delle scosse più forti registrate in questi ultimi anni in zona, fatta eccezione per quella dello scorso 13 marzo, di magnitudo 4.6, esclusa dall’analisi in quanto troppo recente.
“Abbiamo rilevato variazioni anomale di temperatura nella zona della Solfatara che hanno preceduto alcuni terremoti di maggiore intensità con un anticipo che va da pochi giorni a poche settimane“ – ha spiegato, a Il Corriere del Mezzogiorno, Alessandro Piscini, ricercatore dell’INGV e primo autore dell’articolo.
“Le anomalie evidenziate attraverso due analisi statistiche differenti ci rendono più fiduciosi riguardo il possibile legame tra la fluttuazione di temperatura superficiale e l’attività sismica dell’area“ – ha continuato Cristiano Fidani, altro autore dello studio.
