Morta bruciata viva nel Napoletano, le ultime parole di Immacolata: “È stato il mio compagno”

Immacolata, la donna bruciata viva ad Acerra


Sarebbe stata bruciata viva dal compagno Immacolata D’Anna, la donna morta per le ustioni riportate mentre si trovava nella sua abitazione di Acerra, in provincia di Napoli. Avrebbe confessato l’accaduto ai soccorritori durante il tragitto in ambulanza verso l’ospedale Cardarelli dove, dopo quattro giorni di agonia, è deceduta.

Morta bruciata viva ad Acerra: le ultime parole di Immacolata

Inizialmente si parlava di un’esplosione accidentale, di un incidente domestico o addirittura di un tentato suicidio, ma le indagini condotte sulla morte della giovane Immacolata hanno fatto emergere un quadro del tutto diverso: proprio la vittima, mentre lottava tra la vita e la morte, avrebbe confessato il brutale gesto del suo compagno.

La 46enne, mamma di quattro figli avuti da una precedente relazione, pare avesse manifestato la volontà di allontanarsi dal suo nuovo compagno. Decisione che avrebbe scatenato l’ira dell’uomo sfociando nell’ennesimo tragico caso di femminicidio.

“Abbiamo trovato la donna adagiata sulle scale dell’androne del palazzo, era chiaramente molto grave, pur essendo rimasta lucida fino alla fine. Aveva la maggior parte del corpo carbonizzata. Quello che colpiva era la sua lucidità che si è conservata per tutto il tragitto fino al Cardarelli” – ha raccontato la dottoressa Coppola del 118, intervistata dalle telecamere di Pomeriggio 5.

“Le ho chiesto come fosse successo e lei mi ha detto che il suo compagno dopo averla colpita alla testa le aveva dato fuoco. Io avevo sentito parlare di uno scoppio ma lei ha concitatamente affermato che era stata prima colpita dal suo compagno e poi ricoperta di benzina, quindi le è stato dato fuoco” – ha concluso.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI