Ucciso a pochi giorni dal matrimonio del fratello, il 17enne indagato: “Un errore. Non volevo”
Apr 15, 2025 - Veronica Ronza
Davide Carbisiero, il ragazzo ucciso a Cesa
Proseguono le indagini sull’omicidio di Davide Carbisiero, il ragazzo di 19 anni ucciso a Cesa, in provincia di Caserta, la scorsa domenica mattina: stando a quanto raccontato dal 17enne indagato dell’assassinio, si sarebbe trattato di un tragico errore.
Davide Carbisiero ucciso a Cesa, l’indagato: “Non volevo”
“Non volevo ucciderlo” – avrebbe detto il 17enne finito in carcere con l’accusa di omicidio, per aver stroncato la vita del giovane Davide, all’interno di una sala slot del posto. Secondo la sua versione, non avrebbe puntato la pistola con intenzione di uccidere la vittima ma un proiettile sarebbe partito accidentalmente mentre l’arma veniva mostrata probabilmente a qualcun altro.
Una ricostruzione che, però, non sembra convincere i familiari di Davide, affranti dal dolore ma intenzionati a ottenere giustizia. In particolare il fratello della vittima, come rende noto Il Corriere del Mezzogiorno, avrebbe affermato: “Per me quel ragazzo è un mostro e deve pagare. Tra dieci anni non voglio rivederlo libero”.
“Mio fratello era un bravo ragazzo che non ha mai avuto problemi con la giustizia, poi domenica mattina si è trovato di fronte quel mostro, che peraltro conosceva, e che girava con la pistola, forse perché si credeva di essere qualcuno che non era. E me l’ha ucciso a pochi giorni dal mio matrimonio“.
A seguito della tragedia, il minorenne si sarebbe consegnato alle forze dell’ordine raccontando la sua versione dei fatti. Per lui non vi sarebbe stata nessuna lite degenerata in violenza, solo un maledetto errore che sarebbe costato la vita al povero Davide.
Spetterà agli inquirenti, ora, valutare la veridicità della testimonianza fornita dall’accusato. Fatto sta che, in ogni caso, diventa un fenomeno sempre più preoccupante quello dei giovanissimi che continuano a circolare armati, trasformando serate di divertimento in drammi che segneranno per sempre la vita di famiglie innocenti.