Bradisismo Campi Flegrei, scoperto uno “strato debole” sotto la caldera
Mag 06, 2025 - Stefano Esposito
Un recente studio condotto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con l’Università di Grenoble Alpes e l’Università di Bologna, ha identificato uno “strato debole” nella crosta terrestre sotto la caldera dei Campi Flegrei, a una profondità compresa tra i 3 e i 4 chilometri.
Questa scoperta potrebbe spiegare i fenomeni di sollevamento del suolo e l’attività sismica che periodicamente interessano l’area flegrea.
La scoperta dello strato fragile
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica AGU Advances, si basa su analisi approfondite di campioni rocciosi estratti da un pozzo geotermico profondo circa 3 km.
Utilizzando tecniche avanzate di laboratorio e immagini tridimensionali ad alta risoluzione del sottosuolo fino a 4 km, i ricercatori hanno osservato una zona più fragile del previsto nella crosta terrestre sotto la caldera dei Campi Flegrei.
Implicazioni per il bradisismo
Il bradisismo, fenomeno caratterizzato da lenti movimenti verticali del suolo, è tipico dell’area dei Campi Flegrei. La presenza di uno strato fragile nella crosta terrestre potrebbe facilitare la risalita di magma o fluidi, contribuendo al sollevamento del suolo e all’attività sismica osservata nella regione.
Monitoraggio e sicurezza
L’area dei Campi Flegrei è soggetta a un attento monitoraggio da parte delle autorità competenti. La scoperta dello strato debole nella crosta terrestre fornisce nuove informazioni che potrebbero migliorare la comprensione dei fenomeni vulcanici e sismici nella regione, contribuendo a una gestione più efficace del rischio.