“È successo un bordello, un altro po’ e muoio”: Emanuele alla mamma prima dell’omicidio
Mag 09, 2025 - Veronica Ronza
Emanuele Durante, il ragazzo ucciso a Napoli
Trapelano nuovi elementi sull’omicidio di Emanuele Durante, il ragazzo di 20 anni ucciso a Napoli lo scorso marzo che, stando ai messaggi attualmente recuperati dal suo cellulare e agli atti dell’inchiesta, poco prima di perdere la vita aveva confessato alla mamma il suo timore di essere assassinato.
Omicidio Emanuele Durante: i messaggi alla mamma
Era il 15 marzo quando il giovane è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola mentre si trovava in auto con la sua fidanzata in via Santa Teresa degli Scalzi, poco distante dal museo nazionale. Proprio ieri sono stati arrestati i due presunti responsabili dell’omicidio che potrebbero aver agito in risposta all’assassinio di Emanuele Tufano, il 15enne colpito mortalmente in una stesa nell’ottobre 2024. Pare, infatti, che i decessi dei due giovani siano collegati.
Proprio nel mese di gennaio, a pochi mesi dall’omicidio Tufano, lo stesso Emanuele confessava alla madre di avere un brutto presentimento. In una conversazione Whatsapp intercorsa con la madre, il 20enne scriveva: “È successo un bordello. Devi vedere io che cosa sto passando. Non preoccuparti, un altro poco e muoio. Manca poco. Lo so, me lo sento”.
La madre, tuttavia, non riusciva a capire a cosa si riferisse il figlio, né immaginava che potesse essere in pericolo per questioni legate alla morte del giovane Tufano. Durante, però, pare avesse forti preoccupazioni legate al suo presunto coinvolgimento nella vicenda per motivi non specificati.
Stando a quanto sostenuto dal procuratore aggiunto Sergio Amato, probabilmente Durante sarebbe stato scelto dal clan come “capo espiatorio” dell’omicidio di Tufano. Stando a quanto rivelato a Il Corriere del Mezzogiorno “uno di loro doveva essere sacrificato e forse viene scelto quello più lontano dalla catena di comando”.