Campi Flegrei, Mastrolorenzo: “Dobbiamo aspettarci un’eruzione in qualsiasi momento”
Mag 14, 2025 - Veronica Ronza
In diretta a Vesuviolive.it, il professor Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo e primo ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano, in relazione agli ultimi terremoti che si sono verificati ai Campi Flegrei, ha affrontato ancora una volta il tema del rischio di eruzione.
Terremoti Campi Flegrei: Mastrolorenzo sul rischio eruzione
“Nel corso dei decenni abbiamo acquisito questa consapevolezza che purtroppo dobbiamo aspettarci un’eruzione in qualsiasi momento, fermo restando che potrebbe avvenire fra secoli ma non c’è nessuna tesi scientifica accreditata, né nessuna evidenza oggettiva, né conoscenza di quanto successo nel passato che ci dica ‘non vi preoccupate, non si verificherà un’eruzione’. Speriamo che non si verificherà” – ha detto l’esperto.
“Quando anche alcuni amministratori locali e referenti hanno detto che l’eruzione è un fenomeno remoto, questo non è vero. Non lo sappiamo che è remoto altrimenti sarebbe scritto anche nel piano d’emergenza. Esiste un piano, che io ho criticato molto, e non dice che l’eruzione è un fenomeno remoto, al contrario dice che in qualsiasi momento potremmo trovarci costretti ad attivare livelli superiori al giallo. Dobbiamo essere pronti in qualsiasi momento“.
“Io ho criticato la semplificazione fatta, il sistema di monitoraggio non necessariamente sarà in grado di farci prevedere l’eruzione, potremmo fallire nella previsione. C’è alta probabilità che non saremmo in grado di prevederla. Dal punto di vista statistico si è visto che negli ultimi decenni, anche con tecnologie avanzate, soltanto in meno del 20% dei casi si sono fatte delle allerte efficaci”.
“Bisogna essere pronti in qualsiasi momento, l’eruzione può avvenire tra secoli ma anche a tempo breve, con un piano di rapidissima attuazione. Purtroppo si sono persi 40 anni, c’è stata disinformazione, si è data una idea falsata della ricerca come se ci dotasse di strumenti di previsione ma si tratta di fenomeni non prevedibili. Ci sono sistemi come questi che non hanno prevedibilità e bisognava riconoscerlo. Siamo in grado di produrre molte ipotesi ma non possiamo verificarne nemmeno una. L’unica misura è la prevenzione, essere pronti con le vie di fuga per allontanarsi rapidamente nell’ipotesi di un’eruzione in corso”.