Bimbo di 9 mesi in coma, il legale della mamma: “Dopo il vaccino sono iniziati i problemi”

L'Ospedale Santobono


«Tra aprile e maggio il piccolo Pietro è stato ricoverato in ospedale per ben quattro volte, ma in tutte le occasioni è stato dimesso senza che gli fosse prescritta alcuna terapia specifica».

A parlare, a due settimane dal ricovero del bambino di 9 mesi di Villammare, attualmente in coma, è l’avvocato Salvatore Loschiavo, difensore della madre.

Il legale spiega che «dopo la somministrazione del vaccino avvenuta ad aprile, il bambino ha cominciato a stare male: la gamba ha iniziato a gonfiarsi e sono sopraggiunti problemi respiratori. Con il peggiorare delle condizioni, la madre si è più volte confrontata con il pediatra di famiglia e si è recata all’ospedale di Sapri. Tuttavia, in nessuna delle visite è stata rilevata una condizione clinica preoccupante. L’ultima volta, a maggio, le è stato semplicemente prescritto un antibiotico».

Secondo l’avvocato, la donna si sarebbe sempre mostrata attenta alla salute del figlio: «Ha fatto tutto il possibile per prendersi cura di lui, rispondendo con sollecitudine ai segnali che il piccolo manifestava. I danni cerebrali rilevati potrebbero avere un’origine naturale, e al momento manca una prova scientifica che dimostri il contrario».

Loschiavo aggiunge infine che il 5 giugno il bambino si trovava a casa con il compagno della madre. Appena questi si è accorto che qualcosa non andava, ha subito contattato la donna, che era a Sapri per prendere l’altro figlio all’asilo. Rientrata rapidamente a casa, la madre ha accompagnato Pietro al pronto soccorso di Sapri, da dove è stato poi trasferito d’urgenza all’ospedale Santobono.


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