Tragedia a Ibiza, morto il dj napoletano Godzi: aveva 35 anni
Lug 21, 2025 - Redazione Vesuviolive
Michele Noschese, in arte DJ Godzi, morto a Ibiza in circostanze non chiare
Napoli e Ibiza si stringono nel dolore per la scomparsa di Michele Noschese, conosciuto nella scena musicale come Godzi. Dj e producer napoletano di 35 anni, Michele è stato trovato senza vita nella notte tra venerdì e sabato sull’isola che da anni aveva scelto come rifugio creativo. Le circostanze della morte restano ancora da chiarire, ma la notizia è stata confermata da numerose fonti del mondo elettronico e techno, e rilanciata da un’ondata di messaggi, tributi e ricordi diffusi sui social da amici, colleghi e fan.
Godzi non era semplicemente un nome dietro la consolle: era una visione artistica, una presenza capace di trasformare la musica in esperienza, di far vibrare i club con uno stile distintivo, elegante e potente. Con il suo sound ha conquistato le consolle dei più importanti locali europei – da Londra a Barcellona, da Parigi agli Stati Uniti – portando con sé il cuore pulsante di Napoli e la libertà creativa di Ibiza.
Dopo la laurea in Economia, Michele scelse di abbandonare il percorso canonico per inseguire la sua vera vocazione: la musica. Ibiza divenne la sua casa e il suo laboratorio, il luogo dove dare forma a un’identità sonora autentica e profondamente personale.
In un’intervista rilasciata qualche anno fa a una tv locale, raccontò con sincerità il suo passato: promettente calciatore, aveva militato nella Serie A svizzera, arrivando a un passo dal professionismo. Ma davanti a un contratto già pronto, scelse di voltare pagina e seguire ciò che davvero lo accendeva: la creatività, la sperimentazione, la musica. Una decisione radicale, che rivelava la sua vera essenza: quella di un artista libero, guidato dall’istinto più che dalle convenzioni.
La sua morte rappresenta una perdita profonda per la scena underground internazionale, ma soprattutto per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo da vicino. In queste ore, i social si stanno riempiendo di ricordi che ne raccontano la sensibilità, la generosità, la forza ispiratrice.
Godzi lascia un vuoto incolmabile, ma anche una traccia viva: quella di chi ha avuto il coraggio di essere se stesso, fino in fondo.
